Genoa, Gasperini umilia il Milan e punge l’Inter: “Giudicato da incapaci”

A Giampiero Gasperini non basta aver strappato al Milan un successo a San Siro a suon di gol e di gioco: un 3-1 che ha umiliato i rossoneri di un Pippo Inzaghi in attesa di ricevere il benservito dal presidente Berlusconi. Per il tecnico del Grifone, ogni volta che arriva a Milano, sono ricordi tristi e tanta rabbia – ancora repressa – per quella sfortunatissima avventura in nerazzurro datata 2011. Quando fu chiamato a guidare l'Inter, prima grandissima responsabilità in carriera, ma che si concluse dopo sole poche settimane, tra polemiche infinite. Che continuano ancora adesso. Perché ritornato nella ‘sua' Genova, quella rossoblù, ‘Gasp' è tornato a esprimere la sua filosofia di gioco come aveva sempre fatto tranne a Milano. Dove, a detta sua, trovò una società non in grado di valutare lucidamente l'operato altrui, reduce dal Triplete e dalle scorie del 2010 che la partenza repentina di Mourinho aveva lasciato ad Appiano.
Gasperini non ha mai nascosto il disappunto per quanto accaduto all'Inter dove venne usato e gettato via, senza tanti complimenti dal presidente Moratti. Tante critiche per un rapporto che mai ha provato a ricucire al di là delle quattro stagioni successive che avrebbero potuto far seppelire l'ascia di guerra. Oggi, il tecnico rossoblù rincara la dose: "Il mio rammarico è che non ho avuto tempo di lavorare: la squadra era stata assemblata a fine estate, poi quando è partito il campionato è durato davvero poco. Sono stato giudicato incapace da gente incapace, a Milano ho trovato molto incapacità. Ho visto roba veramente scadente a Milano". Parole pesantissime che non avranno ovviamente seguito da casa Inter dove i problemi sono altri: il successo contro l'Udinese ha fatto inviperire Mancini che h visto i suoi rischiare il crollo contro un squadra ridotta in 9. E dove ci sono pensieri solamente rivolti all'immediata rifondazione. Gasperini e le sue polemiche possono attendere.