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Genoa, è morta a 25 anni Orsetta Grandis, fisioterapista e collaboratrice del settore giovanile

Una tragedia che ha sconvolto anche il Genoa. E’ morta a soli 25 anni Orsetta Grandis, fisioterapista e collaboratrice del settore giovanile del club rossoblu. La donna è stata stroncata da un malore nella giornata di lunedì 22 aprile mentre si trovava in vacanza con il fidanzato in un albergo in provincia di Pavia. La società del capoluogo ligure in un toccante comunicato ha voluto ricordare Orsetta, che ha lasciato un segno indelebile nell’ambiente genoano con la sua professionalità e allegria.
A cura di Marco Beltrami
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Una tragedia che ha sconvolto anche il Genoa. E' morta a soli 25 anni Orsetta Grandis, fisioterapista e collaboratrice del settore giovanile del club rossoblu. La donna è stata stroncata da un malore nella giornata di lunedì 22 aprile mentre si trovava in vacanza con il fidanzato in un albergo in provincia di Pavia. La società del capoluogo ligure in un toccante comunicato ha voluto ricordare Orsetta, che ha lasciato un segno indelebile nell'ambiente genoano con la sua professionalità e solarità.

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Orsetta Grandis morta a 25 anni per un malore fulminante

Orsetta Grandis fisioterapista e collaboratrice del settore giovanile del Genoa è morta lunedì scorso. La 25enne sassellese si trovava in compagnia del fidanzato in un albergo di Casei Gerola (Pavia), in Oltrepò Pavese quando ha accusato un malore. Il compagno ha immediatamente chiamato i soccorsi, che però non sono riusciti a salvare la vita alla giovane. La Procura di Pavia, come riportato da GenovaToday ha disposto l'autopsia per chiarire le cause del decesso. Una tragedia che ha lasciato senza parole anche il club del presidente Preziosi che ha deciso di ricordarla con un bellissimo messaggio pubblicato sul proprio sito ufficiale. 

Il messaggio del Genoa per ricordare Orsetta Grandis

"Ciao Orsetta, è dura realizzare che non ci sei più per chi ti ha conosciuto in questi anni imparando a volerti bene. Ci hai messo poco, eh? Un inno alla vita. Un tornado di allegria. Questa eri. Il ricordo delle giornate passate insieme consola ma anche no. Serve appena a scalfire il muro. A combattere il magone con cui facciamo i conti. Una delle prime immagini che custodiamo, è quella nuvola di riccioli biondi tra i bambini dei nostri camp. Sì. Quelli con cui condividevi la passione per il Genoa dall’edizione n° 1 al Sassello, lassù, nel tuo nido, prima di ritrovarli poi in un altro ruolo per la professione che avevi scelto per il futuro. Già, il futuro. Nel momento delle lacrime ci piace ricordarti con un sorriso. Quei sorrisi che ti facevano conquistare punti e simpatie. Ti affidavi a loro per dare il buongiorno ai corsi che ogni anno erano diventati un appuntamento irrinunciabile. Lo specchio di un’anima pura. Un girasole che prendeva i raggi e li ridistribuiva agli altri. Energia positiva a cui attingere. Ci mancherà il tuo calore".

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