video suggerito
video suggerito

Gattuso riparte dalla Svizzera: un danno per tifosi e calcio italiano

Dalla Scozia alla Svizzera, passando per più di un decennio di vittorie rossonere: il viaggio di Gennaro Gattuso, detto “Ringhio”, continuerà nel massimo campionato elvetico.
A cura di Alberto Pucci
21 CONDIVISIONI
Gennaro Gattuso

Buon viaggio Ringhio – Quando arrivò a Milanello, poco più che ventenne, aveva già la faccia segnata dalle mille battaglie: Perugia, Salerno, ma soprattutto Glasgow, lo avevano infatti "forgiato" e preparato per giocare a San Siro. Oggi che ha deciso di "mollare" e di salutare tutti, nonostante le gambe non siano più come quelle di un tempo, ha ancora quei lineamenti da guerriero e quel carattere che, come un biglietto da visita, lo accompagnano in ogni sua avventura sportiva. Non bastavano i "top player" stranieri, ora anche gli italiani (allenatori inclusi) preferiscono "scappare via" dalla Serie A. L'ultimo caso è quello di Gennaro Gattuso, eroe rossonero e idolo di Milano che, gentilmente accompagnato alla porta, ha preferito andare a giocare in Svizzera piuttosto che tradire i colori rossoneri. Un tempo, in Via Turati (quartier generale rossonero), c'era la "famosa" riconoscenza verso quei giocatori che avevano reso grande il Milan. Oggi, a causa dei noti problemi economici che gravano sulle società, tutto ciò non è più possibile. Il tutto, si traduce in proposte economiche indecenti per chi, come Gattuso, ha dato tutto e di più per quella maglia. Ringhio lascia l'Italia, ed è una perdita notevole per i tifosi del Milan e, soprattutto, per il nostro calcio che dovrebbe farsi un'esame di coscienza e capire come poter mettere fine a tale emorragia di "grandi firme". In attesa di sapere se verrà trovata una soluzione, che in molti casi potrebbe anche non dipendere da fattori economici, abituiamoci all'idea di non vedere più in campo tutti quei campioni che hanno scritto pagine indimenticabili del nostro calcio: eroi entrati nella leggenda (basti pensare alla rosa "mondiale", di cui anche Gattuso faceva parte), rottamati a cuor leggero e sostituiti da giocatori, per lo più stranieri, trovati nel reparto delle seconde scelte: quello "scaffale" snobbato e rifiutato dai ricchi club europei e non.

Idolo della tifoseria – E così, mentre Thiago Silva rimane (a quanto pare), Gennaro Gattuso detto "Ringhio", prepara le valigie e si appresta a cominciare una nuova vita calcistica: a pochi chilometri da quì (un paio di ore di macchina ed è già a casa), ma lontano "anni luce" dagli stadi più importanti e suggestivi.

“ Ogni squadra ha bisogno di uno come lui. Nello spogliatoio serve gente di personalità! ”
David Beckham
Lontano da una città, Milano, che lo ha accolto come se fosse un figlio e lo ha amato alla follia. Lontano da San Siro e da quel pubblico che, spettacolo nello spettacolo, attendeva con impazienza anche l'ingresso in campo della squadra per il riscaldamento: un divertente prologo, accompagnato dalla musica dei Queen, che vedeva in Gattuso il principale protagonista. Il Rock ‘n Roll, inteso come aggettivo, racconta bene ciò che è stata la favola milanista e italiana di questo ragazzo calabrese. Mancherà a tutti, anche ai tifosi avversari che, puntualmente, lo sfottevano in maniera impietosa: brutta abitudine che, però, si riserva solo ai più grandi e a quelli, tutto sommato, più rispettati. Mancherà ai suoi colleghi ed amici, agli avversari che inesorabilmente dovevano fare i conti con il "Pitbull" del centrocampo. Come nel suo primo derby, quando affrontò a muso duro "sua maestà Ronaldo" o come in quella famosa amichevole Italia-Inghilterra, giocata a Torino, quando gridò in faccia a Beckham: "This is not a swimming pool". Cazziatone e serata magica (condita con il gol vittoria, l'unico in azzurro) che Rino, probabilmente, farà vedere e rivedere ai nipotini tra qualche anno. Lo volevano in Turchia, quelli del Galatasaray, avrebbe preferito tornare in Scozia, alla fine si è dovuto "accontentare" del progetto svizzero di Christian Constantin, focoso presidente del Sion, simile ai nostri Zamparini, Lotito, ecc., diventato famoso in tutta Europa per le sue battaglie legali contro l'Uefa e la Federazione svizzera. Un presidente tanto folcloristico, quanto deciso nel portare un bel pò di "made in Italy" (si parla anche di Del Piero) in un campionato, non ce ne vogliano i tifosi elvetici, decisamente inferiore agli standard europei.

Gennaro Gattuso

Dall'Inter al Basilea – In principio, si era parlato di un anno. Ora, dopo la firma del biennale, dovremmo far senza di lui per almeno due anni. 24 mesi senza Gattuso: un'eternità. Un lasso di tempo, nel quale dovremmo fare a meno del suo carisma: "Riparto da zero, non conosco nessuno e debbo dimostrare tutto. Voglio far vedere che sono sempre un campione e non sono in vacanza". Le sue prime parole da giocatore del Sion, umili come sempre, hanno acceso i tifosi elvetici. "Sono venuto qui per lottare contro il Basilea", dal derby contro l'Inter e dalle battaglie con la Juventus, alle sfide contro i campioni della Super League svizzera: non proprio la stessa cosa ma, per uno come lui, fa poca differenza. L'importante è sentirsi vivo, utile e correre dietro ad un pallone, cosa che, a Milano, almeno per il momento non era più possibile. Come per Inzaghi e per Nesta (per il quale il Milan sta cercando di fare un'ultimo tentativo per averlo in campo ancora un anno), il futuro dovrebbe essere comunque rossonero, magari a dirigere la "Cantera" milanista. A meno che l'ultimo scambio di battute "acide" con l'a.d. rossonero (Galliani: "Gli Abbiamo offerto il rinnovo, ma lui ha preferito andare via" – Gattuso: "Per 2 o 3 anni non ci sarà una squadra all'altezza della fama del Milan. Forse occorre dire ai tifosi che dovranno vivere alla giornata per un pò"), non abbia incrinato del tutto un rapporto che, fino alla stagione scorsa, era stato idilliaco. Il Gattuso 2.0, prenderà il via subito: pochi giorni dopo la fine degli Europei di calcio, mentre i ragazzi di Prandelli saranno alle prese con gli ultimi giorni di ferie, prima di aggregarsi alle squadre già in ritiro. Vacanze che Rino ha sacrificato per essere subito pronto per la sua nuova avventura. Segnatevi la data dello "start-up" della nuova vita calcistica di "Ringhio". Dal 14 di Luglio, oltre alla Premiership, alla Bundesliga e agli altri campionati importanti d'Europa, seguiremo da vicino anche un pò di Super League, il massimo campionato elvetico: ignorato fino ad oggi, fino all'arrivo di Gennaro Gattuso, detto "Ringhio".

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views