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Gattuso: “Polverone Calcioscommesse passato, mi manca allenare” (video)

‘Ringhio’ all’evento legato all’arrivo della Coppa del Mondo a Roma: “Balotelli ha la dinamite nei piedi. Può fare la differenza ma va lasciato tranquillo. L’Italia campione del 2006? Tutto merito di Lippi”.
A cura di Maurizio De Santis
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La Coppa del Mondo è a Roma, Rino Gattuso la guarda e sorride. "Se abbiamo raggiunto quel risultato è stato merito del gruppo e del nostro allenatore, Marcello Lippi. Era lui il vero condottiero di quella squadra". Nella notte magica di Berlino 2006 e poi nell'euforia del Circo Massimo l'ha accarezzata, baciata, tenuta stretta e alzata verso il cielo azzurro sopra la capitale tedesca. Addio al Milan, il Sion in Svizzera (da calciatore e poi nei panni del tecnico), il ritorno in Italia e il debutto sulla panchina del Palermo di Zamparini. Da un ciclone (perché il patron dei siciliani non ha mai avuto pazienza con gli allenatori) all'altro, quello scatenato dalle fasi dell'inchiesta che lo avevano visto indagato dalla Procura di Cremona nell'ambito del filone legato al Calcioscommesse. Il sorriso gli si spegne in una smorfia e il ricordo di quei momenti sono come grani di sale strofinati sulla pelle. "Mi sono svegliato una mattina e mi sono trovato in un polverone – ha raccontato durante il Fifa World Cup Trophy Tour Coca Cola, evento legato all'arrivo del Trofeo nella Capitale -. Ma con l'aiuto della famiglia e delle persone che mi stanno vicino è passato anche questo. Adesso sto bene e sono alla ricerca di un nuovo club per dimostrare che anche questo lavoro lo posso fare benissimo".

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Futuro. Dalla Scozia hanno fatto capolino di nuovo i Glasgow Rangers, è lì che s'è forgiato il carattere e il mito di ‘ringhio', signore dei duelli in mediana: palla al piede e pedalare, mulinare gambe, randellare se necessario e, soprattutto, mai mollare. "Piuttosto che truccare partite, mi ammazzo", aveva detto in quei giorni infamanti per il suo onore di combattente da rettangolo verde. Gattuso è sopravvissuto anche a quello, qualche ammaccatura gli è rimasta ma continua a testa alta. "Sto facendo alcune valutazioni, oggi mi manca più allenare una squadra che non il calcio giocato".

Fenomeni azzurri. "Balotelli ai mondiali può fare la differenza, ha la dinamite al posto dei piedi e se sta bene con la testa è un giocatore importantissimo, ma meno si parla di lui e meglio è. Deve essere bravo l'ambiente e l'allenatore a non pomparlo troppo e farlo rimanere tranquillo fino al Mondiale". Mario e i suoi fratelli del gol, anche quelli maggiori. "Gilardino fa reparto da solo e Diamanti può fare la differenza. Ma spero che recuperi Rossi, con la sua tecnica pure può essere decisivo". Gattuso potrebbe far parte della Nazionale di Prandelli? "Per le mie caratteristiche e il gioco, farei fatica a giocare. E' un centrocampo con i piedi buoni…".

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