Gattuso: “Piatek mi sembra Robocop, Higuain? Poteva fare di più”
Sabato sera il Milan ospiterà il Napoli, sarà una super sfida: la 4a contro la 2a. Nella conferenza stampa della vigilia Gattuso ha parlato del suo maestro Ancelotti, del nuovo centravanti rossonero (Piatek), ha lanciato una stilettata a quello che non c'è più (Higuain) e soprattutto ha detto che il mercato per il Milan è chiuso.
In conferenza le prime parole le ha dedicate a Koulibaly, che tornerà a giocare in Serie A dopo la squalifica subito in Inter-Napoli. Gattuso è convinto che il popolo rossonero gli regalerà solo applausi:
Il popolo di San Siro applaude sempre i grandi campioni, Koulibaly è uno dei migliori difensori al mondo. Sono tranquillo, penso che il nostro pubblico sia maturo. E se succederà, siccome sono pochi imbecilli, vorrei vedere gli altri 65mila che applaudono.
Carlo Ancelotti tornerà a San Siro e sfiderà il ‘suo' Milan. Gattuso ha parlato del tecnico del Napoli, lo ha riempito di elogi, il loro rapporto è meraviglioso. Non sono mancati alcuni aneddoti molto carini. Gattuso ha detto che se ha fatto una straordinaria carriera da calciatore lo deve anche ad Ancelotti:
Carlo non si può seguire, se no si fanno dei grandi danni. Per come gestisce gli spogliatoi, per come ha gestito anche me, bisogna averle dentro queste capacità. E' credibile, entra nella testa dei giocatori. Ne ho sentiti pochi di giocatori che parlano male di Carlo in 20 anni da quando allena. Non si può copiare. Ne ho passate tante con lui. A tratti ci comportavamo da padre e figlio, nei momenti di difficoltà. Tanti meriti sono suoi per quello che ho fatto. Tante volte mi faceva giocare le grandi partite come quarto di destra, io mi arrabbiavo perché non mi piaceva, ma alla fine mi convinceva. Questo fa capire che tipo di persona e allenatore è Carlo".
Questa è stata una settimana importante per il Milan che si è portato al 4° posto e che ha sostituito Higuain (passato al Chelsea) con Piatek, preso dal Genoa. Gattuso ha dato la sua prima impressione sul nuovo centravanti e ha parlato anche del ‘Pipita':
Piatek sembra Robocop, dice poche parole: ‘Voglio fare gol e spaccare tutto'. Lo ha dimostrato anche ieri nel primo allenamento. Ha grande fisicità, tecnicamente gli piace attaccare la profondità. E' arrivato con grandissimo entusiasmo ed è rimasto sorpreso di come è stato accolto da tutta Milanello e dallo spogliatoio.
Su Higuain, posso dire che fa parte del passato e non voglio più parlarne. Ha fatto la sua scelta, noi dobbiamo andare avanti. Lo ringrazio per quello che mi ha dato personalmente, poteva fare qualcosa di più lui e noi come staff tecnico e squadra potevamo fare altrettanto. E' normale che un giocatore del suo livello fosse messo sotto gli occhi dei media e fosse un po' massacrato. Ha sofferto quest'aspetto qua. E penso anche che il fatto che ci fosse la possibilità di non essere riscattato qualora il Milan non fosse arrivato quarto in campionato, gli ha fatto scattare qualcosa a livello mentale. Penso che quando ha firmato il contratto questa clausola ci fosse già prima. E anche l'espulsione con rigore sbagliato contro la Juventus qualche strascico l'ha lasciato.
Non si è sbilanciato sul possibile impiego dall'inizio di Piatek il tecnico del Milan che ha chiuso le porte alle cessione di Calhanoglu e Zapata e soprattutto ha detto che il mercato di gennaio dei rossoneri è finito: "Con Paquetà e Piatek stiamo a posto. Calhanoglu non si tocca, per me è incedibile".