video suggerito
video suggerito

Gattuso non si dà pace: “Arruffoni e incapaci di reagire. E io non sono Padre Pio”

Il tecnico del Milan non cerca attenuanti per la sconfitta di Verona: “Le chiacchiere stanno a zero e non è vero che quanto accaduto in settimana può averci condizionato. Non ci sono scusanti e non posso fare miracoli”.
A cura di Maurizio De Santis
151 CONDIVISIONI
Video thumbnail

Gattuso non cerca scuse per la sconfitta, pesante e mortificante, subita a Verona. L'Hellas rifila 3 sberle al Milan: Caracciolo, Bessa e Kean si fanno beffe della difesa rossonera e spostano – loro sì – gli equilibri in classifica consegnando nelle mani di Pecchia 3 punti importanti nella corsa salvezza. Quanto al Milan fa la figura del povero diavolo e torna a casa con le pive nel sacco. Pandoro batte panettone… scherzano impietosamente i tifosi avversari sui social network.

Immagine

C'è davvero poco da ridere e nemmeno ci sono scuse per la prestazione del ‘Bentegodi'. La fatalità non c'entra, lo scoramento sì. Lo scollamento tra i reparti, anche. E poi che ci fa Kalinic là davanti? E' davvero lui, il croato ex Viola pagato 25 milioni, oppure è una controfigura? Al tecnico del Milan – 2 gare, 1 punto con le neo-promosse – il compito di trovare le risposte adeguate perché di qui a rimpiangere Montella è questione di attimi.

Nei primi 25 minuti la squadra ha fatto molto bene. Poi, anche dopo il loro 1-0, giunto alla prima difficoltà, abbiamo creato qualche cosa – ha ammesso Gattuso a Sky Sport -. Infine, abbiamo subito il 2-0 del Verona. L'abbiamo subita troppo questa rete e non abbiamo saputo reagire nel modo giusto. Alle prime difficoltà andiamo giù, troppo giù, e questo non va bene. Non ci sono scusanti, abbiamo fatto una figuraccia. La sconfitta brucia e dobbiamo chiedere scusa. Non basta il carattere, non sono Padre Pio che fa i miracoli.

Gattuso è così: abituato a lottare, non mollare, dare l'anima e sputare sangue, uscire dal campo a testa alta anche quando la sorte non sorride e il risultato è negativo. Ma lui era un'altra cosa e il Milan in cui giocava era d'altra pasta. Quello di oggi può solo abbandonare il rettangolo verde a capo chino.

Sarebbe più facile per me dire che hanno pesato le polemiche circa il no della Uefa e il contratto di Donnarumma. Queste problematiche non ci toccano durante la settimana. Non servono alibi – ha concluso Gattuso -. Ripeto, fino al loro 2-0 avevamo anche giocato discretamente. Poi siamo crollati e abbiamo reagito da ‘arruffoni'. Tutto ciò non va bene.

151 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views