Gattuso mangerà il panettone, ma ci sarà alla Befana? Ecco perché Ringhio rischia
Il Milan non può più aspettare. Con l'obbligo incondizionato di centrare l'accesso alla prossima Champions League, la nuova dirigenza rossonera sta infatti valutando quelle che saranno le prossime mosse da fare nel mese di gennaio. In ballo non ci sarebbero soltanto gli acquisti invernali, ma anche la posizione dello stesso Rino Gattuso: tornato nel mirino della critica, dopo le ultime deludenti uscite della sua squadra.
Gli ultimi due mesi hanno infatti mostrato i limiti della gestione del tecnico calabrese che, "zavorrato" dai tanti infortuni e tradito dall'astinenza di Higuain, non è riuscito a dare un gioco accettabile alla squadra ed è andato incontro a due pareggi e due sconfitte nelle ultime partite, con tanto di eliminazione dolorosa dall'Europa League. Tanto è bastato per far tornare l'insoddisfazione dirigenziale verso Ringhio: già sotto esame nei mesi precedenti a questa crisi.
I nomi per la panchina del Milan
Il futuro dell'allenatore, scaricato anche dalla maggioranza dei tifosi rossoneri, è dunque appeso ad un filo e al risultato delle prossime partite contro Frosinone e Spal, nelle quali il Milan non dovrà soltanto vincere ma anche e soprattutto convincere. Nella malaugurata ipotesi di altri due flop, l'addio di Gattuso sarà praticamente certo e dai primi giorni di gennaio potrebbe già esserci un nuovo allenatore.
Il problema di Leonardo e Gazidis è però capire quale può essere il tecnico giusto per risollevare il Milan. Antonio Conte, il nome in cima alla lista, pare difficile da avvicinare soprattutto a campionato in corso. L'alternativa più raggiungibile potrebbe essere quella di Roberto Donadoni, ma anche qui bisognerebbe capire se il tecnico bergamasco accetterà di fare da traghettatore fino a fine anno. Escludendo Paulo Sousa, l'unico che potrebbe correre in aiuto dei rossoneri rimane Arsene Wenger: allenatore nelle grazie di Gazidis, che lo ha già conosciuto bene ai tempi della sua esperienza all'Arsenal.