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Gattuso: “La prestazione? Me ne sbatto, abbiamo perso. E Calhanoglu deve muovere il culo”

Il tecnico del Milan respinge i complimenti dopo la sconfitta di Torino: “Sono contento ma a cosa mi serve? Mi brucia e basta… e se questo non succede lo stesso ai ragazzi non diventeranno mai giocatori importanti”.
A cura di Maurizio De Santis
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Quando Rino Gattuso si presenta davanti ai microfoni per le interviste del post gara porta sul volto il segno della rabbia e della delusione, dell'orgoglio ferito. La prestazione del Milan a Torino, contro la Juve che è una corazzata in casa, è stata incoraggiante. Anzi, la rete del pareggio di Bonucci aveva anche riequilibrato il match ricacciando l'urlo di Dybala in gola ai tifosi bianconeri. ‘Ringhio' aveva pure accarezzato il sogno di fare risultato all'Allianz Stadium poi Allegri ha estratto il classico asso dalla manica e ha ribaltato l'inerzia dell'incontro con Cuadrado e Douglas Costa. Juve a +4 sul Napoli, si cuce il settimo scudetto sulla maglia… al ‘diavolo' tutto il resto.

Della soddisfazione della prestazione me ne sbatto – ha ammesso Gattuso nelle interviste – perché resta il risultato di 3-1 per la Juve e nessuno si ricorderà della partita che abbiamo fatto. La Juve ha maggior fisicità e questo aspetto ha fatto la differenza. Sono contento ma a cosa mi serve? Mi brucia e basta… e se questo non succede lo stesso ai ragazzi non diventeranno mai giocatori importanti.

Il tecnico del Milan non concede sconti ad alcuno, nemmeno a Calhanoglu autore di una buona gara e soprattutto dell'assist che ha innescato la rete di Bonucci.

Sono arrabbiato con lui, perché perde palla e si ferma… è un atteggiamento che non mi piace. Doveva muovere il culo quell'occasione – dice a Sky Sport, mentre parla al Club -. Abbiamo fatto una grande prestazione ma contro la Juventus non basta. Se vuoi diventare una grande squadra serve di più, bisogna alzare l'asticella. Ora pensiamo a recuperare energie, dopo penserò al derby.

Quanto alle scelte di formazione, in molti sono rimasti sorpresi dalla decisione di lasciare fuori Cutrone e lanciare nella mischia André Silva. Gattuso smorza ogni domanda polemica e spiega così la sua opzione.

Cutrone è stato dieci giorni in Nazionale, in allenamento ho visto molto meglio André Silva e Kalinic, tutto qui. Ma non ha fatto nulla, è un ragazzo perbene e accettato la decisione.

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