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Gattuso: “Juve-Atalanta? Credo nella buona fede. Quinto posto non sarebbe un fallimento”

Al Milan battere il Frosinone può non bastare, a due giornate dal termine del campionato lo sa bene Rino Gattuso che in conferenza stampa non presta il fianco alle insinuazioni. “Siamo padroni del nostro orgoglio, non del nostro destino. Credo nella buona fede, nella correttezza di tutti. Se non arrivassimo in Champions non sarebbe un fallimento”.
A cura di Maurizio De Santis
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Battere il Frosinone e sperare che la Juventus blocchi l'Atalanta. Il Milan aveva chiesto che anche la sua partita fosse spostata di qualche ora, sì da garantire la contemporaneità con quella di Torino, ma s'è dovuto rassegnare alla scelta della Lega che non aveva alcuna intenzione di perdere uno degli slot più importanti della domenica di calcio. Rossoneri in campo alle 18 in un San Siro gremito abbastanza da spingere la squadra alla vittoria. Può non bastare, a due giornate dal termine del campionato lo sa bene Rino Gattuso che in conferenza stampa non presta il fianco alle insinuazioni. Né a quelle relative all'atteggiamento dei bianconeri rispetto alle maggiori motivazioni dei bergamaschi in corsa per la Champions, né a quelle sulla stagione del Milan e sul suo futuro.

Siamo padroni del nostro orgoglio, non del nostro destino – ha ammesso il tecnico -. Non sprechiamo energie a pensare altri altri, pensiamo solo a Milan-Frosinone. Credo nella buona fede, nella correttezza di tutti. A differenza nostra che abbiamo accusato qualche battuta a vuoto, l'Atalanta non s'è  mai fermata e se andrà in Champions lo farà con pieno merito. Se noi arrivassimo fuori dalla zona Champions, comunque, non lo riterrei un fallimento.

Con o senza la Champions il Milan sarà costretto a vendere qualche pezzo pregiato perché così impongono il bilancio e soprattutto il piano di rientro della Uefa. Donnarumma, come emerso nei giorni scorsi, è finito nel mirino del Psg: operazione che potrebbe avere un'accelerata qualora dovesse sfuggire il quarto posto.

C'è solo il rammarico per i punti persi ma non considero chiudere al quinto posto un fallimento. Allora Roma e Lazio cosa devono dire? Facciamo il massimo e poi dopo vediamo. Stiamo facendo il campionato che dovevamo fare, abbiamo fatto più punti nell'era post Allegri. Qui sembra che siamo ottavi o decimi… E poi basta con queste illazioni sul mio rapporto con Leonardo. Non c'è alcun problema con lui, sono cose che voi scrivete solo per riempire i giornali.

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Un pensiero su Allegri e un altro su De Rossi, due addii annunciati in questa settimana di fine campionato. Il tecnico livornese chiuderà a fine stagione la propria esperienza in bianconero dopo aver vinto 5 scudetti e raggiunto due finale di Champions. ‘Capitan futuro' è stato pensionato dalla Roma, che ha scelto di non rinnovare il contratto al centrocampista 36enne.

Con Allegri ci sono stati tanti alti e bassi con lui, ma è una persona vera e si merita il meglio – ha aggiunto Gattuso -. In questi anni Daniele ha sempre dimostrato di avere uno spessore umano incredibile. Questo è quello che mi ha sempre colpito. Ragiona già da allenatore, nonostante voglia giocare ancora. Ha ragione Kolarov quando dice che la Roma si accorgerà di quanto mancherà nello spogliatoio.

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