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Gattuso chiama, Spalletti risponde: come si giocheranno il derby Milan e Inter

Un derby equilibrato, grazie al ritorno dell’Inter che ha superato il momento di crisi e di un Milan meno brillante di qualche settimana fa. Icardi, Perisic e Brozovic i ‘grimaldelli’ di Spalletti; Cutrone, Suso e Calhanoglu le armi di Gattuso. Si giocherà per vincere: lo spettacolo può attendere.
A cura di Alessio Pediglieri
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Come si giocherà il derby Gennaro Gattuso? E Luciano Spalletti? La domanda è lecita ma la risposa è nascosta dietro la pretattica che i due allenatori stanno facendo in questi giorni. Anche perché fino a sabato c'era altro cui pensare: Juventus e Verona. Per il Milan non è andata benissimo anche se la reazione immediata al primo vantaggio bianconero ha confermato le qualità di un gruppo mai domo, mentre per l'Inter sembra essere stato superato il momento peggiore della stagione col ritorno al gol dei suoi uomini più importanti.

Massimo equilibrio, i giochi sono aperti

Inter su, Milan stabile

Un derby che è all'insegna dell'equilibrio massimo. In 15 giorni è cambiato tutto perché se si fosse giocato prima della pausa il pendolino dei pronostici sarebbe stato tutto tinto di rossonero. Oggi, invece, il vento è ritornato a soffiare tra le bandiere nerazzurre e l'entusiasmo delle ultime due vittorie in goleada (8 reti fatte e 0 subite) ha ridato vigore alla banda di Spalletti. Per Gattuso, invece, l'onore di aver scardinato la porta della Juve allo Stadium (unico gol subito dai bianconeri nel 2018) ma anche la rabbia di aver visto frenare il Milan sul più bello.

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Il valore dei collettivi

Adesso il derby, 90 minuti in cui varrà tutto e che verrà deciso ancora una volta da un episodio, da un particolare pronto a far saltare giorni di studio, prove tattiche e schemi sulla carta. Perché al di là delle qualità indiscutibili dei singoli che possono cambiare gli equilibri in campo, i due tecnici stanno affinando le trappole dove far cadere il proprio avversario.

Qui Milan

L'audacia di Gattuso ha già pagato

Gennaro Gattuso ha cambiato la mentalità ai rossoneri. Pochi cambi in campo rispetto a Montella ma tanto lavoro nella testa dei propri giocatori. Ha avuto anche fortuna, Ringhio, nel ritrovarsi capitan Bonucci lontano dall'inizio paludoso e dalle critiche e Donnarumma concentrato sul pezzo e non sulle dicerie di mercato. Tutti problemi con cui aveva dovuto convivere. Ma la fortuna aiuta gli audaci e Gattuso si è preso sotto braccio il giovane Cutrone venendo ampiamente ripagato e lasciando sereno Andrè Silva, con gli ultimi risultati che gli stanno dando ragione.

La crescita della trequarti

Nel mezzo, c'è la rinascita in mediana di Calhanoglu che si sta rivelando finalmente utile per scompaginare le file avversarie, la maggior sicurezza di Biglia che ha ripreso il comando come faceva a Roma con la Lazio e sopratutto ha ritrovato Suso, leader nelle giocate e nello spogliatoio, seguito da compagni e tifosi e pronto a fare la differenza nel derby.

I minuti finali maledetti

Eppure il tallone d'Achille questo Milan ce l'ha ed è sotto gli occhi di tutti: se la mentalità di Gattuso è la parte lunga della coperta, quella corta è proprio la mancanza di tenuta mentale fino al fischio finale. L'approccio è spesso vincente, ma nei 90 minuti manca ancora la capacità di gestire la situazione. Con la Juve, con l'Arsenal, con il Benevento, con la stessa Inter nel derby di andata sono stati persi punti preziosi e occasioni importanti. L'ultimo quarto d'ora è il nemico più difficile di questo Milan.

Dietro a Cutrone la soluzione per vincere

Per fermare l'Inter, Ringhio Gattuso penserà esclusivamente al Milan: difficilmente cambierà assetto, uomini e mentalità davanti ai nerazzurri. Ha già vinto un derby, in Coppa Italia e sa come si fa da sempre. La coppia centrale Bonucci-Romagnoli oramai è un fortino e Icardi avrà vita durissima. Se a centrocampo non ci sarà Biglia (squalificato) il suo posto sarà forzatamente di Montolivo, a ridosso di Cutrone (favorito su Kalinic e Andrè Silva) gireranno Suso e Calhanoglu mentre Kessiè e Bonaventura proveranno a inserirsi tra le linee.

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Qui Inter

Spalletti ritrova Icardi e i suoi scudieri

Di contro, Luciano Spalletti varerà un'Inter titolare. Ha ritrovato il miglior Icardi e con lui tre quarti della squadra. Non è assolutamente un caso che con la crescita del capitano si siano sbloccati altri due giocatori che all'interno dei 90 minuti possono fare la differenza: Brozovic e Perisic. E' proprio in mediana che i nerazzurri dovranno fare la differenza sfruttando il buon momento anche di Gagliardini.

Ancora Rafinha, più qualità in mediana

Per i nerazzurri non ci saranno soluzioni alternative, Spalletti metterà in campo il suo classico 4-2-3-1 con Rafinha dal primo minuto per aumentare il tasso tecnico della mediana. Partiranno dalla panchina i due ex viola Vecino e Borja Valero: nessuna bocciatura ma con la quadratura attuale sarebbe un peccato capitale cambiare interpreti.

Le fasce, D'Ambrosio e Cancelo osservati speciali

Un'ultima attenzione alle fasce, dove l'Inter storicamente punge ma in cui ultimamente latita: Spalletti si affiderà ancora una volta a Cancelo e D'Ambrosio, due soluzioni più offensive che di copertura. L'obiettivo è di mantenere la squadra cortissima ma il rischio col Milan è favorire gli inseirmenti di Calhanoglu e Bonaventura bravissimi a infilarsi tra le linee. Skriniar e Miranda dovranno essere perfetti.

Queste le probabili formazioni del derby

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Montolivo, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; Brozovic, Gagliardini; Candreva, Rafinha, Perisic; Icardi.

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