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Gasperini attacca l’Inter: “Io e Benitez maltrattati, senza Calciopoli nemmeno Mou avrebbe vinto”

Per il tecnico del Genoa il problema principale è sempre stato l’ambiente e una dirigenza che non ha mai dato fiducia a nessuno se non a Mourinho, che ha vinto solo quando la Juve è stata ridimensionata.
A cura di Alessio Pediglieri
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gasperini genoa

Domenica pomeriggio a Marassi è prevista alle 15 la gara tra Genoa e Inter, per la 20a giornata di serie A, la prima del girone di ritorno. Un match che di sicuro non è il clou del weekend, in cui entrambe le squadre non hanno molto da dire: i rossoblù si sono risollevati dal fondo classifica e proveranno a togliersi la soddisfazione di fare punti con una ‘grande'; l'Inter, scivolata lontano dall'Europa proverà a rialzarsi anche se le premesse non sembrano esserci per sbancare Genova. Una partita tra le tante eppure la sfida a distanza è già iniziata, grazie a Gian Piero Gasperini tecnico del Grifone e grande ex dal dente avvelenato che ha sparato a zero sulla gestione Moratti, ribadendo come la sua avventura in nerazzurro sia stata viziata da una assoluta mancanza di fiducia e di stima.

Sfiducia totale – Le parole di ‘Gasp' sono di quelle che lasciano il segno: precise, circostanziate, quasi disarmanti. Non gli è mai andata giù quella ‘macchia' sul curriculum di un paio di mesi in nerazzurro fatti di dissapori, incomprensioni, fallimenti e conseguente esonero tra le polemiche. Sembrava che le colpe fossero solamente sue, che avesse tradito lui le aspettative riposte nel dopo Mourinho, quando l'Inter era chiamata se non a ripetersi, almeno a risollevarsi immediatamente. Ma la verità, secondo Gasperini era un'altra: "Io non ho mai avuto molta stima da parte della proprietà. Io non sono riuscito a farmi prendere Rodrigo Palacio e a evitare che andasse via Samuel Eto'o. Era stato subito bocciato il mio modo di fare calcio. Il presidente, la critica e l’ambiente in generale mi considerava un irresponsabile velleitario perché volevo giocare a tre in difesa. Ma dopo l’era Mourinho era necessario svoltare, e un sistema di gioco diverso mi sembrava il modo migliore per farlo"

Lippi, Benitez, Gasp: capri espiatori – Mesi difficili ma nulla di personale, a detta di Gasperini perchè il problema non era il tecnico che arrivava ma l'ambiente stesso: "In precedenza all'Inter aveva fallito anche un certo Marcello Lippi. Poi dopo Mourinho il trend è tornato il solito, ma un allenatore come Rafael Benitez ad esempio non meritava di essere trattato così: meritava maggiore credibilità. E a me hanno dato solo due mesi tormentati".

Più Calciopoli che Mourinho – Infine, la stoccata finale verso lo Special One e l'elogio a Mazzarri: "Mourinho ha ottenuto che fosse ceduto Ibrahimovic e con quella cessione ha rifatto la squadra, prendendo Eto’o, Milito, Thiago Motta, Sneijder e Lucio. Ma la vera svolta per l'Inter è stat un'altra con la venuta di Calciopoli che ha annientato la Juventus: senza, l’Inter avrebbe continuato a non vincere. Adesso però qualcosa potrebbe essere cambiato grazie a Mazzarri: l’Inter gioca con la difesa a tre anche se fa un po' fatica. L'Inter è una buona squadra e, sotto il profilo del gioco, l'ho vista tenere testa alla Juventus. Qualcosa si è inceppato, ma è anche vero che le prime marciano a ritmi stratosferici"

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