Garcia: “La giustizia sportiva? Decide sempre un uomo solo, non va bene”

Dopo la doppia vittoria contro Cesena e Napoli, la Roma e Rudi Garcia hanno tirato un bel sospiro di sollievo. I giallorossi nel prossimo turno di campionato faranno visita al Torino, una delle squadre più in forma del campionato con l'obiettivo di strappare i 3 punti per provare ad allungare sui cugini della Lazio distanziati di un solo punto in classifica. Il mister capitolino pensa solo ai 3 punti: "Pensiamo sempre alla prossima partita per vincere, alla Lazio non penso. Le vittorie contro squadre difficili come Cesena e Napoli hanno dimostrato che la ricompensa per chi lavora arriva sempre, i giocatori non si sono mai fermati. Il trend è cambiato da quando non abbiamo impegni infrasettimanali dove giocare ogni 3 giorni, tra coppe e Nazionali. Ora è molto più semplice programmare e lavorare sulle gare che arrivano. Il Torino è una bella squadra che sta vivendo una grande stagione, è sempre difficile giocare lì ma non cambieremo il nostro obiettivo: giocheremo per vincere, come da 20 mesi che sono alla Roma".
Garcia e la Roma nel frattempo hanno fatto pace con i tifosi dopo la contestazione incassata per il ko interno in Europa League contro la Fiorentina: "E' stato un capriccio come quello degli innamorati. Tutti vogliono dare tutto e mostrare orgoglio e carattere, poi è normale che quando qualcosa viene meno accada. Ma non è negativo vedere le proteste, perchè vedo che il tifo è vivo. Ma nello spogliatoio il carattere c'è".
E a proposito di tifosi, anche Rudi Garcia come il presidente Pallotta non ha digerito la squalifica della curva sud per gli striscioni offensivi nei confronti della mamma di Ciro Esposito: "La giustizia sportiva italiana è questa: c'è solo un uomo che giudica e condanna tutti gli episodi vissuti nel weekend. In tutti gli altri Paesi c'è almeno una commissione che dibatte e decide, su questo aspetto mi sembra che in Italia bisogna migliorare. Non è normale che decida una sola persona il giorno dopo".
In conclusione una battuta sui singoli e in particolare sui giocatori acciaccati ovvero De Rossi e Maicon e sui lungodegenti pronti al rientro Balzaretti e Castan: "De Rossi ha una piccola frattura a una vertebra già da 3 settimane, deve gestire lui il dolore. E' andato a farsi visitare a Barcellona da uno specialista, sta meglio ma non a tal punto da poter essere convocato. Spero torni il più velocemente possibile, ma bisogna gestire la situazione per non fare passi indietro.Federico è in gruppo e ha giocato un tempo con la Primavera, è logico che dopo 18 mesi ai box ha bisogno di tempo per ritrovare ritmo e intensità. E' convocabile e lo inserirò per Torino, lo gestiremo al meglio. Per Leandro il discorso è diverso, ha avuto un problema serio e non dobbiamo bruciare i tempi. Svolge riscaldamento e possesso palla, ma gli serve tempo per ritrovare la totale efficienza.