video suggerito
video suggerito

Garcia: “La giustizia sportiva? Decide sempre un uomo solo, non va bene”

Il tecnico francese alla vigilia di Torino-Roma dimostra di non aver digerito la chiusura della Curva Sud per gli striscioni contro la mamma di Ciro Esposito.
A cura di Marco Beltrami
23 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Dopo la doppia vittoria contro Cesena e Napoli, la Roma e Rudi Garcia hanno tirato un bel sospiro di sollievo. I giallorossi nel prossimo turno di campionato faranno visita al Torino, una delle squadre più in forma del campionato con l'obiettivo di strappare i 3 punti per provare ad allungare sui cugini della Lazio distanziati di un solo punto in classifica. Il mister capitolino pensa solo ai 3 punti: "Pensiamo sempre alla prossima partita per vincere, alla Lazio non penso. Le vittorie contro squadre difficili come Cesena e Napoli hanno dimostrato che la ricompensa per chi lavora arriva sempre, i giocatori non si sono mai fermati. Il trend è cambiato da quando non abbiamo impegni infrasettimanali dove giocare ogni 3 giorni, tra coppe e Nazionali. Ora è molto più semplice programmare e lavorare sulle gare che arrivano. Il Torino è una bella squadra che sta vivendo una grande stagione, è sempre difficile giocare lì ma non cambieremo il nostro obiettivo: giocheremo per vincere, come da 20 mesi che sono alla Roma".

Garcia e la Roma nel frattempo hanno fatto pace con i tifosi dopo la contestazione incassata per il ko interno in Europa League contro la Fiorentina: "E' stato un capriccio come quello degli innamorati. Tutti vogliono dare tutto e mostrare orgoglio e carattere, poi è normale che quando qualcosa viene meno accada. Ma non è negativo vedere le proteste, perchè vedo che il tifo è vivo. Ma nello spogliatoio il carattere c'è".

E a proposito di tifosi, anche Rudi Garcia come il presidente Pallotta non ha digerito la squalifica della curva sud per gli striscioni offensivi nei confronti della mamma di Ciro Esposito: "La giustizia sportiva italiana è questa: c'è solo un uomo che giudica e condanna tutti gli episodi vissuti nel weekend. In tutti gli altri Paesi c'è almeno una commissione che dibatte e decide, su questo aspetto mi sembra che in Italia bisogna migliorare. Non è normale che decida una sola persona il giorno dopo".

In conclusione una battuta sui singoli e in particolare sui giocatori acciaccati ovvero De Rossi e Maicon e sui lungodegenti pronti al rientro Balzaretti e Castan: "De Rossi ha una piccola frattura a una vertebra già da 3 settimane, deve gestire lui il dolore. E' andato a farsi visitare a Barcellona da uno specialista, sta meglio ma non a tal punto da poter essere convocato. Spero torni il più velocemente possibile, ma bisogna gestire la situazione per non fare passi indietro.Federico è in gruppo e ha giocato un tempo con la Primavera, è logico che dopo 18 mesi ai box ha bisogno di tempo per ritrovare ritmo e intensità. E' convocabile e lo inserirò per Torino, lo gestiremo al meglio. Per Leandro il discorso è diverso, ha avuto un problema serio e non dobbiamo bruciare i tempi. Svolge riscaldamento e possesso palla, ma gli serve tempo per ritrovare la totale efficienza.

23 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views