35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Garcia e la maledizione della Champions: “Ammazzati dal primo gol del City”

Per la terza volta (su tre) Rudi Garcia esce nella fase a gironi della Champions League. Il tecnico francese in Champions ha vinto solo 3 delle 18 partite giocate.
A cura di Alessio Morra
35 CONDIVISIONI
Immagine

Ancora una volta una squadra inglese fa festa all’Olimpico vincendo contro la Roma. Dopo il Liverpool, che nell’84 vinse la Coppa dei Campioni, e l’Arsenal, che nel 2009 passò ai quarti dopo i rigori, tocca al Manchester City che si è imposto per 2-0 contro l’undici di Garcia che finisce sul banco degli imputati. E il tecnico francese sembra difficile da difendere. Non perché abbia commesso degli errori colossali. Ma perché se tre indizi fanno una prova Garcia finisce di diritto sul banco degli imputati.

Rudi Garcia infatti ha un bilancio in Champions davvero pessimo. Con il Lille sia nel 2012 sia nel 2013 è stato eliminato nella fase a gironi, entrambe le volte chiuse all’ultimo posto. Certo il Lille non era una squadra di prima fascia. Ma il bilancio complessivo dice che con i francesi Garcia ha ottenuto 2 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte. Spulciando nei risultati di quel Lille si trovano una sconfitta con il BATE Borisov e un 6-1 subito in casa del Bayern Monaco.

E proprio il Bayern Monaco ha praticamente chiuso i sogni di gloria della Roma che, dopo aver ottenuto quattro punti nelle due partite della fase a gironi 2014/2015 (5-1 al CSKA e 1-1 in casa del City), ha iniziato il suo crollo dopo il 7-1 subito con i bavaresi in casa. Poi la Roma ha riperso con il Bayern, ha pareggiato in casa del CSKA e ha perso in casa con i Campioni d’Inghilterra. Garcia è ancora una volta fuori e di sicuro lui e il suo staff devono analizzare il loro lavoro perché è incredibile la differenza di rendimento delle squadre del tecnico francese che in patria ha vinto nel 2011, ha chiuso terzo nel 2012 e lo scorso anno in Serie A ha chiuso al secondo posto un campionato splendido; ma poi non è mai riuscito a ripetere gli stessi risultati in Europa.

Nel dopo partita Garcia è parso abbastanza sereno ed ha analizzato il match in modo molto lineare. Per il francese la Roma doveva passare in vantaggio nel primo tempo. Perché con il passare del tempo il City ha preso confidenza e dopo aver segnato con Nasri ha praticamente chiuso il match: “Penso che abbiamo perso la nostra chance nel primo quarto d’ora, abbiamo avuto una grande occasione con Holebas. Poi il calcio si gioca sui dettagli. Il City è una squadra forte. A loro mancavano Aguero e Silva, ma c’erano altri giocatori forti. Nella prima ora abbiamo giocato bene, ma non è arrivato sostegno ai nostri attaccanti. Come ho detto all’intervallo dovevamo stare attenti al gioco spalle alla porta, perché i due loro mediani fanno un pressing così forte. Non dovevamo far calciare giocatori così esperti come Nasri. Abbiamo preso un colpo mentale, è questo ci ha ammazzato. Perché sapevamo che il Bayern vince con il CSKA e sapevamo che era dura fare due gol al City. Comunque dovevamo reagire in modo migliore. L’esperienza fa la differenza quando giochi partite di questo livello. Dobbiamo migliorare alcuni punti e dobbiamo migliorare anche la rosa.”

Garcia, che sottolinea la differenza di fatturati tra la Roma, il Bayern e il City, spiega anche perché De Rossi è finito in panchina: “Visti i fatturati dei due club è normale l’eliminazione. De Rossi ha avuto una settimana difficile e l’ho voluto lasciare tranquillo. Doveva entrare dopo un’ora, ma siamo andati in svantaggio e ho dovuto mettere una serie di giocatori offensivi.”

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views