video suggerito
video suggerito

Galliani al Milan: “Con lo Zenit per un 1 milione di euro e 2 punti ranking”

La gara di domani sera per dare continuità al cammino dei rossoneri. L’ad milanista scherza sul mercato: “Non m’aspetto regali di Natale. Prima bisogna vendere, poi pensiamo a nuovi arrivi”.
A cura di Maurizio De Santis
19 CONDIVISIONI
galliani a san siro

Il vento è cambiato, disse un paio di settimane fa. E, sì, il vento gonfia le vele rossonere e spinge il vascello verso acque più tranquille rispetto a quelle d'inizio stagione. La classifica si fa interessante, anche se là davanti non ci sono cedimenti, ma il Milan che fa punti pur senza entusiasmare è il segnale che la crisi è alle spalle. "Non lo so – afferma l'ad, Adriano Galliani – non mi piace fare le previsioni, mi sembra però che siamo in crescita netta". Il Catania, però, protesta per le clamorose (ancora una volta) sviste arbitrali. "L'anno scorso ci lamentavamo noi e il Catania non si lamentava – aggiunge – quando non ci hanno dato il gol non gol di Robinho, poi vedo che i giornali hanno scritto poco ma c'era un rigore nettissimo su Nocerino e l'espulsione di Barrientos non è certo colpa del Milan. E' la vita, normale".

Mercato. Per qualcuno il Milan sarebbe in attesa di un regalo di Natale del presidente Silvio Berlusconi, ma Galliani spegne gli entusiasmi. "Ma basta, i regali non esistono, una squadra di calcio deve essere fatta secondo certi criteri e non coi regali. L'ho già detto e lo ripeto siamo in 32 e se a gennaio non esce nessuno non entra nessuno. Prima si vende e poi, semmai, si compra. Altrimenti si resta così". A proposito del registro delle uscite: in cima alla lista c'è il nome di Robinho, in predicato di tornare in Brasile. "Il Santos è teoricamente interessato, noi non siamo interessati a cedere Robinho. E se Neymar lo vuole lo compri lui… Neymar con El Sharawy sono i due ventenni più forti. Sarebbe una bella coppia, ma vi prego sto scherzando, senno' domani…".

SuperMario. C'è già chi lo vede in rossonero. "Balotelli è un fatto sentimentale, ma adesso basta andiamo avanti… dobbiamo prima vendere e arrivare a essere 26-27, altrimenti non entra nessuno". Ma al momento, ammette Galliani non ci sono richieste per i giocatori del Milan, neanche per Pato per il quale Galliani conferma di aver avuto un chiarimento col procuratore.

A peso d'oro. "Ma non è mica un talismano – precisa Galliani -. Il presidente è un grande motivatore di persone e io spero che vada fra oggi e domani anche per la partita di Champions di domani che noi vogliamo vincere. Perché ho consegnato all'allenatore e ad Ambrosini la storia del Milan. In questi anni, già da qualificato all'ultima del girone di Champions ha fatto una vittoria, due pareggi e cinque sconfitte e questo non va bene perché domani sera ci sono in palio, oltre al milione di euro che non è poco, due punti ranking per la squadra e ovviamente per il Paese. La gara con lo Zenit conta per il Milan e per il calcio italiano".

19 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views