Galatasaray-Juventus e il gol di Sneijder che costa 50 milioni di euro ai bianconeri (FOTO)
A tanto è stata calcolata la perdita da parte della Juventus tra valore in borsa e mancati futuri introiti da Champions League al gol-partita di Wesley Sneijder arrivato a 5 minuti dalla fine della gara giocata tra ieri e oggi in un'Arena di Istanbul oltre ogni limite di praticabilità. Perchè quando l'ex nerazzurro ha infilato Buffon eliminando i bianconeri confinandoli nella periferia dell'Eruopa League, le azioni juventine sono crollate in tempo reale e insieme a loro i possibili guadagni attraverso il proseguimento del cammino nella competizione europea. Dati che fanno riflettere quanto la scelta dell'UEFA di far disputare la partita in condizioni imbarazzanti e a sfregio di ogni buon senso, abbia inciso sul prossimo futuro economico della società di Andrea Agnelli che oggi si ritrova fuori da uno dei suoi principali obiettivi e dovrà rivedere i conti e i bilanci da qui a fine gestione.
Bruciati 30 milioni in Borsa – Il replay di Galatasaray-Juventus si è infatti giocato a mercati aperti, quando in Italia erano le 14. Così, lo scenario sportivo negativo che vedeva all'85' i bianconeri soccombere a Istanbul ed eleiminati dalla Champions league ha messo subito in fuga piccoli azionisti e gli speculatori di borsa che confidavano invece nel passaggio del turno per poter monetizzare i loro investimenti o vedere crescere la loro rendita. Durante la partita il titolo della società della famiglia Agnelli è rimasto a lungo stabile per salire oltre quota 0,25 euro a 10 minuti dalla fine della partita, quando gli ottavi di finale sembravano cosa fatta. Poi il gol di Sneijder ha creato immediato panico e il successivo brusco crollo fino a 0,22 euro. Numeri che per chi non è esperto di movimenti finanziari forse dicono poco o nulla ma che tradotti in milioni, hanno fatto ‘bruciare' in 5 minuti circa 30 milioni di euro di capitalizzazione alla Juve.
I danni dell'Uefa di Platini – L'ennesimo danno provocato dalla scelta unilaterale dell'Uefa presieduta da Platini (la stessa per cui la FIFA nei sorteggi mondiali ha inventanto il ‘decreto salva Francia' inguaiando proprio l'Italia sul cammino di Brasile 2014). Perchè in primo luogo non sono state tutelate le due squadre che non avrebbero voluto giocare (lo stesso Mancini ha ammesso al di là della vittoria che si trattava di una partita evidentemente falsata dalle condizioni del campo). In secondo luogo non sono stati tutelati nemmeno i tifosi turchi che accorsi in 52 mila martedi sera per tifare Galatasaray si sono ritrovati poco più di 20 mila il mercoledì successivo nel primo pomeriggio- Infine, anche i piccoli azionisti che investono e vivono di borsa hanno subito danno e dovrebbero denunciare l'Uefa per quanto accaduto perchè il passaggio del turno per un squadra di calcio quotata è una notizia definita in Borsa "price sensitive" (cioè che influenza il prezzo).
Sfumati 20 milioni di Champions – Non solo. Se gli azionisti hanno pianto lacrime amare per la rete dell'olandese del Galatasaray, anche la stessa Juve ha ingoiato un boccone indigesto. L'eliminazione in Champions League ha causato una mancata entrata di circa 20 milioni di euro, considerando che l'accesso agli ottavi garantiva il ‘gettone' previsto dai regolamenti vigenti e permetteva almeno altre due gare e soprattutto la garanzia di potersi giocare i quarti di finale. Insomma, se si calcola che il Bayern Monaco l'anno scorso quando vinse la competizione guadagnò circa 50 milioni complessivi, Andrea Agnelli può tranquillamente recriminare su possibili mancati guadagni quantificati in una ventina di milioni di euro. Che potrebbero venir colmati, in parte, dal cammino in Europa League la cui finale si disputerà a Torino. Ironia della sorte, che forse può e deve essere letto anche come un segno del destino.