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Frustate e carezze del “toscanaccio” Aldo Agroppi (Intervista)

La lingua più “tagliente” del nostro calcio analizza, in un’intervista esclusiva, tutti i fatti più importanti di questi ultimi giorni: dal premio ad Andrea Pirlo fino al nuovo Milan, passando da Thohir.
A cura di Alberto Pucci
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Zitti tutti, parla Aldo Agroppi. Calciatore, allenatore, opionista ma, soprattutto, gran "picconatore" del calcio italiano. Dare voce al "mitico" Aldo, vuol dire prepararsi ad accogliere fiume in piena di commenti arguti e sarcastici, delucidazioni tecniche, carezze irriverenti e battute al vetriolo. Questo è quello che è successo a noi di Fanpage che, per analizzare i temi attuali del nostro calcio, abbiamo pensato bene di coinvolgere telefonicamente il buon Agroppi. Dall'alto della sua esperienza (e della sua verace simpatia), l'ex centrocampista granata anni 70 ha voluto commentare il prestigioso riconoscimento dato ad Andrea Pirlo ("Conosce il calcio a memoria e fa divertire tutti i tifosi, anche quelli avversari"), le disavventure dell'Inter ("La società nerazzurra mi sembra l'armata Brancaleone") e le novità del Milan di Silvio Berlusconi ("Venduti i migliori, com può tornare a vincere?")… il tutto prendendo le difese di Walter Mazzarri e Massimiliano Allegri e passando dalla tesi (smontata) dell'allenatore dallo schema vincente ("Non fatevi ingannare: sono i giocatori che vincono le partite!").

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