Fred positivo all’antidoping: un anno di squalifica
Un anno di squalifica per doping. E' la sanzione che Conmebol (la Confederazione del calcio sudamericano) ha inflitto al 22enne centrocampista dello Shakhtar Donetsk e della Seleçao, Fred. Il calciatore era stato trovato positivo al controllo anti-doping nello scorso mese di giugno, quando la nazionale verde-oro era impegnata in Cile durante la Copa America (edizione vinta dalla ‘Roja' di Sampaoli). La sostanza che lo ha messo nei guai è l'idroclorotiazide, assunta attraverso un farmaco diuretico che – secondo la posologia – viene adottato per controllare ipertensione e problemi cardiovascolari, ma in base agli abusi praticati nel mondo dello sport viene spesso usato per camuffare, nascondere scorie di ‘pozioni speciali'. Il provvedimento disciplinare ha effetto retroattivo al 26 luglio ma resta circoscritto – salvo ricezione ed estensione della sanzione da parte della Fifa a tutte le competizioni – ai match che rientrano nell'orbita della Conmebol. Per adesso, quindi, Fred potrà ancora scendere in campo con la maglia della squadra ucraina. Nel frattempo ha già fatto sapere, attraverso il proprio avvocato, di voler fare opposizione.
Quindici milioni di euro. Fu questa la somma versata dallo Shakhtar nel 2013 per ingaggiare il mediano (duttile abbastanza da essere impegnato anche come trequartista) dell'Internacional Porto Alegre che ebbe un esordio fortunato: la nuova avventura iniziò con la doppietta che indirizzò il 3-1 contro il Chornomorets Odessa, in Supercoppa. Le buone prestazioni e la costanza di rendimento tra le fila degli ucraini gli valgono l'attenzione della Seleçao con la quale a novembre 2014 debutta in occasione della sfida contro la Turchia. Da allora Dunga, impressionato positivamente da Fred, lo convocherà in pianta stabile fino a considerarlo una risorsa per il futuro della nazionale. Peccato che la squalifica di 12 mesi inflittagli (a meno che non vinca il ricorso) gli abbia macchiato la carriera.