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Franck Ribery verso la Fiorentina. Il francese tra record, vittorie e curiosità personali

Franck Ribery, classe 1983, a 36 anni sarebbe sul punto di dire sì alla Fiorentina. L’ex Bayern Monaco sarebbe la ciliegina sulla torta dell’ottimo mercato portato avanti dalla nuova società viola. Un valore aggiunto per Montella e per il nostro campionato italiano. Dalle vittorie in Germania al mancato titolo di campione del mondo sfumato nel 2006 contro l’Italia in finale, la carriera di Ribery è stata caratterizzata da vittorie e piccoli grandi ostacoli.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Franck Ribery ad un passo dalla Fiorentina. E’ questa l’ultimissima notizia di mercato di oggi che riguarda la viola. L’ex esterno d’attacco del Bayern Monaco e della Nazionale francese, svincolato dopo al termine della stagione scorsa, sembra essersi convinto ad accettare la squadra di Montella come sua prossima tappa. Un colpo da novanta che ha già scaldato la piazza e riacceso la passione nei cuori dei tifosi fiorentini dopo diverse stagioni nell’anonimato. Un regalo del neo presidente Commisso alla piazza che aveva bisogno di un campione del suo calibro.

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Fra trofei, record personali, gol e curiosità, la storia e la carriera di Ribery, s’intreccia con il percorso di un calciatore straordinario che ha sempre dato tutto in campo. Lui, che pare abbia avuto contatti anche con l’ex compagno di squadra Luca Toni per chiedere informazioni su Firenze, oggi potrebbe essere l’ennesimo campione pronto a sbarcare nella nostra Serie A.

Il calcio e la sua vita

La vita di Franck Ribery, classe 1983, nasce a Boulogne-sur-Mer, un comune francese di 42.537 abitanti situato nel dipartimento del Passo di Calais nella regione Alta Francia. Il calcio diventa fin da subito il centro di tutto per il giovane Franck nonostante la sua infanzia fosse stata caratterizzata, all’età di due anni, da un incidente d'auto insieme ai genitori. L’ impatto lo sbalzò fuori dall'abitacolo. L’incidente gli ha lasciato vistose cicatrici sul viso.

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Oggi è infatti soprannominato ‘Scarface’, appellativo nato durante il suo periodo in Turchia, quando i tifosi del Galatasaray prepararono per lui la locandina del film ‘Scarface’ sostituendolo al protagonista Al Pacino. L’altra grande curiosità relativa a Ribery, è il fatto di essersi convertito alla fede islamica, adottando il nome di Bilal Yusuf Mohammed, dopo il matrimonio con Wahiba Belhami, da cui ha avuto quattro figli: Hizya, Shahinez, Seif e Mohammed.

Gli scandali da cui è sempre stato assolto

Prima di analizzare la sua carriera, c’è anche però da ricordare come la vita privata di Ribery e la carriera, siano state caratterizzate da alcuni momenti personali davvero difficile. Come lo scandalo a luci rosse che coinvolse anni fa lui e l’ex compagno di Nazionale, l’attaccante del Real Karim Benzema. Entrambi furono infatti coinvolti in un procedimento con l'accusa di aver fatto sesso con una prostituta all'epoca minorenne, Zahia Dehar, ma assolti per insufficienza di prove a gennaio dello scorso anno.

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Finita qui? Neanche per sogno, nel 2015 un’indagine della polizia francese porta all’interrogatorio di Ribery per un caso di prostituzione minorile. Secondo alcuni media francesi, Ribery avrebbe dato a un amico 15mila euro per reclutare una dozzina di prostitute in un fine settimana a Monaco. Tra le ragazze ci sarebbe stata anche una minorenne. Qualche tempo dopo fu precisato come il giocatore fosse stato sentito solo come semplice testimone uscendo come persona libera, senza nessuna accusa a suo carico.

Una carriera cominciata subito in discesa

Vita privata a parte, il percorso di Franck Ribery nel mondo del calcio, l’ha sempre visto protagonista in positivo dovunque abbia giocato. Dagli inizi all'Olympique Alès, prima che al Brest e poi successivamente al Metz lo nelle stagioni successive. L'esperienza al Metz dura infatti pochi mesi poiché Ribery ben presto si trasferisce nel Galatasaray. Qui vivrà la sua prima vera e grande esperienza calcistica fatta di gol e numeri che presto hanno fatto di lui uno dei più forti giocatori francesi in circolazione.

Solo 1 gol e 5 assist bastarono per farlo tornare in Francia al ben più noto Marsiglia che lo tenne con sé dalla stagione 2005/2006 al 2007/2008, anno in cui il Bayern Monaco decise di acquistarlo per 30 milioni di euro. Con il Marsiglia realizzò in totale 18 gol e 11 assist. Un giocatore che però aveva davvero tanto da dare e in Bundesliga se ne accorsero tutti. In Germania ha realizzato con i bavaresi, fra campionato e coppe, qualcosa come 124 gol e 182 assist in 425 presenze. Numeri pazzeschi se si considera che comunque ha giocato al Bayern fino allo scorso giugno.

Trofei, record personali e riconoscimenti

Una carriera dunque trascorsa principalmente al Bayern Monaco dove è stato grande protagonista sulle fasce con l’olandese Robben. Due fenomeni del calcio europeo che hanno fatto del cambio passo, della velocità e della precisione abbinata alla tecnica personale, un vero e proprio punto di forza. Ribery, nello specifico, conta una media di 19.9 assist a stagione. Insomma, non uno qualunque che in carriera ha vinto nel 2013 il premio come calciatore dell’anno, prima ancora di alzare la sua unica Champions League nel 2012/2013.

Il profilo di Franck Ribery (Whoscored)
Il profilo di Franck Ribery (Whoscored)

Ha conquistato ben 9 titoli di Bundesliga, 3 volte giocatore dell’anno, ha vinto anche un coppa di Turchia col Galatasaray e ben 6 Coppe di Germania. La Champions gli ha anche dato la possibilità di poter conquistare il Mondiale per Club nel 2014 oltre che una Coppa di Lega in Germania nel 2008. Nel 2013/2014 ha vinto anche la Supercoppa Europea e per ben 5 volte ha alzato la Supercoppa di Germania. Il suo unico grande rimpianto è stato sicuramente il mancato trionfo nel 2006 del Mondiale in Germania perso in finale contro l’Italia di Marcello Lippi.

La Fiorentina per una nuova esperienza

Il suo valore di mercato ha raggiunto il punto più alto nel 2010 quando è arrivato a toccare quota 50 milioni di euro. Oggi ne vale 4, ma poco importa alla Fiorentina che vorrebbe, nonostante i suoi 36 anni, avere in squadra un autentico valore aggiunto da poter affiancare ai vari Chiesa, Milenkovic e non solo, ovvero giovani che la viola sta facendo crescere con grande attenzione.

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In Russia offrono molto di più al calciatore ma la piazza, il calore dei tifosi, la storia e forse anche l’influenza su questa scelta di Luca Toni, suo ex compagno di squadra al Bayern Monaco, sta praticamente convincendo il giocatore il cui sì alla viola è atteso da tutti i tifosi. Un colpo da novanta per la squadra di Montella, per il club, ma soprattutto per la nostra Serie A che potrà abbracciare l’ennesimo grande campione approdato nel massimo campionato italiano.

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