France Football attacca: “Icardi agli ordini di Wanda”
Mauro Icardi è fuori squadra da parecchie settimane, il suo ritorno agli ordini di Spalletti sembra molto lontano. Perché le parti sono ancora distanti, nella giornata di giovedì c’è stato un botta e risposta tra il tecnico e il bomber che ha scritto una lettera all’Inter in cui ha detto di meritare rispetto. Il caso Icardi ha ampiamente solcato i confini italiani e del bomber ha scritto anche ‘France Football’ che ha pubblicato un articolo tranchantes in cui scrive che Icardi è ‘agli ordini di Madame’.
France Football parla di Icardi e Wanda Nara
Un articolo durissimo quello pubblicato dalla celebre rivista sportiva, che assegna da oltre sessant’anni il Pallone d’Oro, che scrive senza mezzi termini che il numero 9 dell’Inter è una sorta di marionetta nelle mani della moglie-agente Wanda Nara: "Icardi gioca agli ordini di Madame, che lo governa come un pilota americano guida il suo drone”. La rivista francese scrive che Maurito avrebbe tutto per essere un top player ma i troppi capricci della moglie lo penalizzano: "E' la stella indiscussa in un club di prestigio, ha una valutazione che cresce ogni anno e fa gola a tutti i più grandi club. Ma è lì che entra in scena Wanda e cominciano i capricci”.
La lettera di Icardi all’Inter
Intanto il giocatore è tornato a parlare e lo ha fatto sui social. L’ex capitano ha scritto una lunga lettera in cui ha parlato del suo rapporto con l’Inter: “Amo questi colori, è nei momenti più difficili che si dimostra il vero Amore. Ma non deve mai mancare il rispetto”, e quest’ultima parola che getta ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche. L’intero post di Icardi:
È nei momenti più difficili che si dimostra il vero Amore. È in quei momenti che ho deciso di rimanere all'Inter, con l'Inter. Quando ho sentito che con i miei gol potevo aiutare l'Inter a essere più forte, di tante cose. Più forte dei problemi di fair-play finanziario. Più forte delle nostre difficoltà, quando erano in tanti a giudicare che come squadra non valevamo un granché all'Inter. Con l'Inter. E nonostante tutto, ho sempre deciso di rimanere. (…) Ma ho sempre solo insistito per scendere in campo, anche contro i consigli medici. Perché scendendo in campo son riuscito a dimenticare ogni dolore, con l'unico obiettivo di dare tutto quello che potessi per aiutare questi colori. All'Inter. Con l’Inter.
Ho realizzato il mio sogno, ho realizzato il sogno di tutti noi interisti tornando in Champions League, con la squadra di cui ero capitano. Perché ho sempre sentito e trasmesso amore per questi colori. Ho sempre disapprovato quelli che alla prima occasione provavano ad andarsene dal club. Ho rispettato i tifosi, i miei compagni, la società e tutti gli allenatori che sono passati durante la mia permanenza. Ho collaborato con il club, in campo e fuori, nell'inserimento di ogni nuovo giocatore, mostrandogli che solo con la passione avremmo potuto raggiungere i nostri obiettivi. Non so se in questo momento ci sia amore e rispetto verso l'Inter e verso di me da parte di alcuni che prendono le decisioni.
Non so se ci sia da parte di alcuni di agire e risolvere le cose solo ed esclusivamente per amore dell'Inter. In una famiglia possono succedere molte cose, belle o brutte. E per amore si può sopportare molto, di tutto. Ma non deve mai venire a mancare il rispetto. Questi sono i miei valori, questi sono i valori per cui ho sempre lottato. Nella mia storia. All'Inter. Con l’Inter.