Fortissimamente Zlatan Ibrahimovic: 101 gol d’autore in Serie A

Mister Centouno.
Da ieri sera, Zlatan Ibrahimovic ha infranto la barriera della terza cifra e si è catapultato di diritto nel gotha dei più grandi bomber di sempre della Serie A, infilando le reti avversarie per ben 101 volte nelle 196 occasioni che il campionato gli ha regalato.
Una media-gol mostruosa
Una media altissima, più di una segnatura ogni due partite e che può ancora migliorare vista la macchina da gol in cui si è trasformato il Milan nell'ultimo mese: 4 reti al Chievo, 4 al Parma, 4 al Catania, 4 al Lecce, 3 alla Roma. Unica, piccola, pausa di riflessione: lo 0-0 contro la Fiorentina. E Ibra? Al momento in questa stagione veleggia su ritmi assoluti: 7 gol e 3 assist in 9 presenze in Serie A, 4 reti e 1 assist in 4 match di Champions, 1 gol in Supercoppa italiana. Mostruoso, tanto più che se si raffronta l'attuale con l'anno appena concluso (e il Milan campione d'Italia) il tutto assume ancor più valore: nelle 29 presenze del 2010-2011, Ibrahimovic timbrò il cartellino 14 volte, oggi con sole 9 gare disputate è già a metà dell'opera, con 7 gol. E se si guarda la media-gol, il segnale che quest'anno potrebbe essere un anno da incorniciare è evidente. Ibra sta segnando ad una media di una rete ogni 110 minuti giocati, contro i 181′ dell'anno passato, i 116′ con la maglia dell'Inter nella stagione 2007-2008 (la migliore in nerazzurro per media gol/partita) e i 173′ in maglia bianconera (correva l'anno 2004/2005).

Un Ibra sempre più forte
Insomma, di questo passo, Ibrahimovic potrebbe tornare ai livelli di quando, ragazzaccio dal talento ancora acerbo, si divertiva sui campi d'Olanda con la maglia dell'Ajax con cui segnava alla media di un gol ogni 100 minuti. Anche in proiezione fine-campionato, l'attuale vena realizzativa dello svedese è ai suoi massimi livelli: continuando di questo passo e provando a pensare che da qui a maggio non salterà più un match di Serie A, Ibra arriverebbe a quota 27-28 gol, superando il suo record stagionale di sempre, le 25 reti con cui trascinò quasi da solo l'Inter allo scudetto nel 2008-2009. Se poi andiamo a valutare il suo rendimento per squadra, avendo indossato le maglie più prestigiose della Serie A con Juve, Inter e l'attuale casacca del Milan, altri numeri esaltano il ‘fenomeno‘ Ibra. Con la Juventus (tra il 2004 e il 2006) segno' in 89 partite, un totale di 26 gol. Con quella dell'Inter (tra il 2006 e il 2009) 66 reti in 116 incontri. Al Milan siamo già a quota 33 gol in 55 gare ufficiali, un ‘bottino‘ che ha già lasciato dietro di sè l'avventura a Barcellona (46 gare e 22 reti) e che per media gare/gol è già la migliore in assoluto con una rete ogni 140 minuti.
In bianconero il primo gol, contro il Brescia, in Serie A
Le prodezze con la maglia dell'Inter
Nel 4-0 contro il Chievo, ‘Mister Centouno‘ ha poi segnato il primo gol in modo a dir poco d'autore. Come spesso gli capita. Perchè nel DNA di Ibrahimovic non c'è solamente la capacità di segnare con qualsiasi maglia abbia addosso ma farlo in modi mai banali. Come accadde nel 2008-2009, in un'Inter-Bologna finita 2-1 per la squadra di Mopurinho: traversone dalla sinistra di Adriano e colpo dello scorpione sul primo palo per lasciare di sasso il povero Antonioli. Forse il gol più bello in assoluto in serie A, ma la scelta è difficile.
Sempre con la maglia dell'Inter, sempre nel 2008-2009, contro la Reggina a San Siro, nella ripresa si inventa un capolavoro partendo dalla trequarti, saltando secco un paio di avversari prima di beffare il portiere con un cucchiaio dal limite "alla Francesco Totti". Ancora Inter, ancora 2008-2009, il primo anno di Josè Mourinho, nel 2-0 dell'Inter al Palermo alla favorita. Il primo gol di Ibra (che siglerà la doppietta vincente) è pazzesco perchè creato dal nulla: con la porta distante almeno una trentina di metri, indirizza il diagonale sul palo più lontano calciando praticamente da fermo con l'ex Fontana di marmo a guardare.
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Le perle bianconere
Dai colori nerazzurri, un passo indietro, a quelli bianconeri della Juventus il cui merito è stato portare il gigante di Malmoe in Italia (merito di Luciano Moggi, sì proprio lui). Perchè con i colori bianconeri, Ibrahimovic segnò il suo primo gol in assoluto in serie A. La sua prima gemma, in Brescia-Juve 0-4 del 2004-2005, è un dribbling nello stretto tra un gruppetto di avversari e poi una rabbiosa conclusione indirizzata sul secondo palo che manda in confusione Castellazzi. Poi, ancora con la maglia della Juve in campionato non si può dimenticare il 3-3 a Firenze del 2005-2006: gli uomini di Capello sono impegnati in uno snervante testa a testa col Milan e Ibrahimovic segna la rete che garantisce un punto che si rivelerà fondamentale per la conquista dello scudetto. Uno-due con Zalayeta, che restituisce la palla di tacco allo svedese, e tocco sotto di Zlatan a eludere l'uscita del portiere Cejas.
Le magie con i colori del Milan
E adesso le ‘perle‘ con il Milan: Lecce-Milan 2010-2011. Per una volta, non è una gemma che vale 3 punti, ma quello che fa Ibrahimovic al "Via del Mare" di Lecce in una fredda serata di gennaio è qualcosa che sfugge ai comuni mortali. Grazie ad un rilancio della difesa, Ibrahimovic scatta per rincorrere il pallone, lo raggiunge e, a 40 metri dalla porta, scaglia un sinistro incrociato improvviso che lascia attonito Rosati. Un capolavoro tra i più belli, come la rete decisiva a San Siro contro il Genoa nella scorsa stagione: Zlatan scatta in profondità sul lancio millimetrico di Pirlo, dà un'occhiata al portiere Eduardo e lo scavalca con un pallonetto che si infila nell'angolino basso. Rete pesantissima come contro la Fiorentina, ancora a San Siro ancora nel 2010-2011, nel gol-partita che vale tre punti: traversone in area apparentemente innocuo, controllo di Ibra spalle alla porta e rovesciata fantastica che non dà scampo al povero Boruc.