Football Leaks colpisce anche Pogba: diritti d’immagine nascosti in paradisi fiscali

L'ormai famosa inchiesta internazionale sul calcio e sui suoi protagonisti, continua a far tremare il ricco mondo del pallone. Non contenta di aver già aver portato alla luce diversi presunti illeciti di società e giocatori, Football Leaks ha dato un'altra violenta spallata al gotha del calcio continentale. Questa volta, dalle tante pagine dell'inchiesta, è spuntato nuovamente fuori il nome di Paul Pogba: finito anch'egli sulle prime pagine dei tabloid inglesi, dopo il suo allenatore José Mourinho. Come riportato da "L'Equipe", l'ex giocatore della Juventus avrebbe spostato i suoi proventi dei diritti d'immagine in alcuni paradisi fiscali. Secondo un'indagine di "Mediapart", l'attuale centrocampista dello United avrebbe dunque depositato parte dei suoi compensi milionari in conti aperti in due paradisi fiscali: uno in Lussemburgo e, successivamente, anche in un altro nell'isola di Jersey.

La difesa di Mino Raiola

A gestire i presunti spostamenti di denaro sarebbe stato l'ex agente Oualid Tanazefti, colpevole di aver raggirato il francese dopo avergli fatto firmare un contratto grazie al quale poteva usufruire dei diritti di immagini per i successivi 15 anni, e successivamente anche Mino Raiola: che avrebbe in seguito recuperato e custodito il denaro nel paradiso fiscale nel Canale della Manica, grazie alla costituzione della società "Aftermath Limited". Dai documenti pubblicati, anche lo stesso Raiola sarebbe finito nel calderone. Secondo Football Leaks, durante i quattro anni trascorsi da Pogba a Torino, l'agente avrebbe ricevuto dai bianconeri commissioni per un totale di 10 milioni di euro. Chiamati in causa da Mediapart, sia Raiola che Tanazefti hanno voluto allontanare i sospetti. In particolare il super procuratore italo-olandese, che ha rispedito al mittente le accuse definendole "immaginarie, errate e distorte".