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Florenzi: non basterà vincere con Argentina e Spagna per cancellare la Svezia

Il giocatore giallorosso era un punto fermo del progetto Ventura e lo è rimasto in questo nuovo ciclo. Un filo conduttore che lega la nuova Nazionale al fallimento mondiale: “Dobbiamo ripartire e farlo insieme il prima possibile, quella macchia resterà impressa per molto tempo nella mente di tutti”
A cura di Alessio Pediglieri
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La rinascita dell'Italia deve passare obbligatoriamente dal fallimento mondiale. Perché non ricapiti mai più e si possa trarne il corretto insegnamento in vista dei prossimi Europei e poi per l'appuntamento del 2022. E' il pensiero di Alessandro Florenzi che era presente nell'avventura sfortunata con Ventura ed è ancora stabilmente al centro del progetto futuro. Un filo conduttore, insieme alla ‘vecchia guardia‘ che avrà il dovere di spiegare asi nuovi arrivati l'importanza di dedicare anima e corpo alla causa Italia al di là di tutto e tutti.

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Doppio test ‘mondiale'

Il doppio incontro con nazionali di grido, come Argentina e Spagna, per gli Azzurri sarà un duplice test dal sapore Mondiale, non delle semplici amichevoli di passaggio. Lo spirito dovrà essere questo per poter ripartire e riuscire a rialzare la testa sin da subito. Senza dover attendere la nomina del nuovo ct o perdere ulteriore tempo. Anche se non cancellerà la vergogna dello spareggio perso, sarà comunque una prima pietra su cui ricostruire.

La macchia del fallimento con la Svezia

Il campo chiama e tutti siamo curiosi di vedere come l'Italia abbia metabolizzato la sconfitta mondiale. Che ha lasciato il segno, ha ribaltato la Federcalcio, disarcionato ciò che c'era e che sta ricostruendo dalle fondamenta. Ma come per un club, anche la Nazionale ha bisogno del conforto dei risultati non solo di progetti e programmi futuri.

Siamo consapevoli che abbiamo fatto una brutta figura per tutta l'Italia. È stata sicuramente colpa nostra. Quella gara rimarrà impressa nella mente di tutti, perché ha dato un grande dispiacere a noi e a tutta l'Italia. Non credo che due o tre partite, due-tre vittorie, basteranno per levare questa macchia. Ci vorrà tempo, ci vorrà pazienza e ci vorrà organizzazione

Progetto, gruppo, mentalità

Per Alessandro Florenzi, però, la strada intrapresa è già quella giusta, quella del cambio radicale degli organi federali e dello staff. Un risanamento obbligato che permetta l'immissione di forze nove e di una mentalità diversa, da trasmettere poi a chi scenderà in campo. Da subito, perché  il riscatto passa anche dai prossimi impegni

Si riparte dal gruppo, dallo stare tutti insieme, dal vivere tutti con l'unico obiettivo di far ripartire più velocemente possibile questa Nazionale. Provando a dare una impronta importante per questa Nazionale che verrà

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