Flop 11 degli italiani all’estero: quanti ex Azzurri in cerca di riscatto
Molti calciatori italiani provano a rivitalizzare la propria carriera andando a giocare all’estero, oppure ci vanno alla ricerca di una consacrazione a livello internazionale. Ma non sempre i risultati sono quelli sperati, in alcuni casi anche a causa di infortuni. Ecco la flop 11 degli italiani all’estero schierata con un classico 4-3-3.
Sirigu: dalla panchina del Psg a quella del Siviglia
In porta Salvatore Sirigu, passato in estate dal Psg al Siviglia dopo aver perso il posto da titolare ai piedi della Tour Effeil. All’ex Palermo però in Andalusia non è andata meglio, infatti, Jorge Sampaoli gli preferisce sistematicamente Sergio Rico. Per il 29enne sardo solo 3 apparizioni stagionali in cui ha incassato 4 gol e un’epulsione.
Tra infortuni e cattive prestazioni: Mesto, Bonera, Caldirola e Ogbonna
La linea difensiva di questa flop 11 è composta dai terzini che giocano (poco) in Grecia e in Spagna Giandomenico Mesto del Panathinaikos e Daniele Bonera del Villareal, e dai due centrali che invece calcano i campi di Bundesliga e Premier League, rispettivamente Luca Caldirola del Werder Brema e Angelo Ogbonna del West Ham. Il laterale ex Napoli di certo non sta lasciando il segno in questa sua prima avventura greca: per lui 6 panchine nelle ultime 10 gare. L’ex milanista Bonera invece, tra infortuni e scelte dell’allenatore, è sceso in campo solo in 3 occasioni e ancora deve fare il suo esordio stagionale in Liga.
L’ex juventino Ogbonna al contrario è un titolare fisso nel West Ham ma, anche a causa delle brutte prestazioni che sta offrendo la sua squadra, il suo rendimento non è dei migliori e la difesa degli Hammers è una delle più perforate di tutta la Premier League. Luca Caldirola, di contro, a causa di un bruttissimo infortunio ai legamenti ha potuto giocare solo le prime due partite di Bundesliga, nelle quali però il suo Werder ha rimediato un passivo di 8 reti. A gennaio dovrebbe rientrare in gruppo, sperando che il 2017 non sia per lui come l’anno che si sta per concludere.
Ledesma, Marrone e Nocerino senza filtro
La linea mediana della flop 11 vede Cristian Ledesma del Panathinaikos, Luca Marrone dello Zulte Waregem e Antonio Nocerino dell’Orlando City. L’italo argentino ex Lazio compagno di squadra di Mesto, dopo la rescissione consensuale del tecnico Andrea Stramaccioni, non è più stato convocato per le partite di campionato dal club greco. Per Luca Marrone invece solo 461 minuti nel campionato belga (paga anche uno sto di quasi 2 mesi a causa di problemi muscolari) nonostante ciò il suo Zulte Waregem è attualmente secondo in classifica nella Jupiler Pro League. Una stagione anonima anche per Antonio Nocerino che alla sua prima volta in Mls con gli Orlando City non ha di certo impressionato per rendimento.
Da speranza Nazionale a flop: Cerci, Zaza e Pepito Rossi
Il tridente d’attacco di questa formazione è composto dai due ex Nazionali, Giuseppe Rossi e Alessio Cerci, e Simone Zaza, che ancora fa parte del giro azzurro. Pepito, dopo diversi anni falcidiati da problemi fisici, sembra aver trovato una buona tenuta, anche se il suo rendimento non è dei migliori: con la maglia del Celta Vigo ha giocato infatti solo 279 minuti in questa prima parte di Liga. Ancora peggio ha fatto Alessio Cerci a causa di un infortunio al ginocchio è rientrato solo martedì scorso facendo l’esordio stagionale con la maglia dell’Atletico Madrid negli ultimi minuti della gara contro il Guijuelo di Coppa del Re.
Va detto che l’ex Torino da quando è arrivato in Spagna non ha mai dimostrato quelle qualità messe ampiamente in luce invece sotto la Mole. Cercato da tutti nel mercato estivo, finito poi al West Ham, Simone Zaza è forse il flop più grande di questa formazione. Per l’attaccante di proprietà della Juventus 11 presenze, nessuna rete e solo 62’ concessigli nelle ultime 9 gare dagli Hammers.
Prandelli, continua il periodo no anche a Valencia
L’allenatore di questa formazione è senza dubbio Cesare Prandelli. L’ex ct della Nazionale da quando è arrivato sulla panchina del Valencia in 9 partite ha raccolto una sola vittoria, 3 pareggi e 5 sconfitte, non proprio un bottino invidiabile. Continua dunque la striscia negativa dell’allenatore bresciano che dopo le brutte esperienze al mondiale brasiliano con l’Italia e in Turchia con il Galatasaray, non riesce a far rivedere quel bel calcio che lo aveva reso uno dei tecnici italiani più apprezzati prima con l’Atalanta e poi con Parma e Fiorentina.