Firenze, Mutu condannato a 14 mesi di carcere per aggressione

I guai sembrano davvero non terminare per Adrian Mutu: l'attaccante rumeno, attualmente in forza agli indiani del Pune City allenati da David Platt, è stato infatti condannato dal Tribunale di Firenze a quattordici mesi di reclusione (con pena sospesa) per i reati di lesioni, ingiuria e minacce nei confronti di un cameriere di una discoteca di Firenze. Il fatto risale a ben cinque anni fa, ma la sentenza è arrivata solo oggi. E tuttavia, il legale dell'attaccante rumeno ha già annunciato che verrà presentato ricorso: "Si è trattato di un giudizio misurato più sul personaggio che sul fatto in sé", ha spiegato l'avvocato del calciatore, "non avevo mai visto una pena così alta per lesioni con 25 giorni di prognosi".

Il fatto era accaduto esattamente il 23 ottobre 2010, vale a dire esattamente cinque anni fa. La scadenza della squalifica per doping era alle porte: dal 29 ottobre sarebbe rientrato in campo dopo diversi mesi scontati a causa della presenza di metaboliti della sibutramina nei campioni di urina prelevati il 10 gennaio precedente. Adrian Mutu, che all'epoca militava nelle fila della Fiorentina, si trovava in una discoteca con alcuni amici. Una serata come tante che però si sarebbe infiammata al momento della presentazione del conto. Stando alle ricostruzioni, si sarebbe acceso un vero e proprio parapiglia, nel quale ad avere la peggio è stato un cameriere 28enne kosovaro aggredito con calci e pugni, e che alla fine ha riportato la frattura del setto nasale. Oltre ai quattordici mesi di carcere, che il calciatore non sconterà in quanto la pena è sospesa, l'attaccante rumeno dovrà anche pagare un risarcimento di quattordicimila euro. Ma adesso la palla passa, virtualmente, all'appello. Il ricorso, del resto, è stato già annunciato.