Fiorentina, scoppia il caso Gomez: in panchina nella sfida decisiva contro il Siviglia

Ci sarà poca, anzi pochissima Germania nelle due finali continentali di Champions ed Europa League. Eliminato il Bayern Monaco, sarà infatti soltanto il portiere del Barcellona ter Stegen a tenere alto il nome del calcio teutonico nell'ultimo appuntamento di Berlino. A Varsavia, invece, avrebbe potuto esserci anche Mario Gomez e la sua Fiorentina, se non fosse stato per l'incrocio con i campioni in carica del Siviglia e con un Carlos Bacca in versione "extra lusso", capace di segnare sei volte nelle ultime nove gare stagionali. Il momento dell'attaccante della Fiorentina è davvero delicato. Dopo essere tornato protagonista a fatica, Mario Gomez ha deluso nella prima semifinale contro gli spagnoli ed è rimasto a guardare nella seconda, giocata al "Franchi". Un'esclusione che somiglia tanto ad una bocciatura definitiva per l'ex Bayern Monaco, arrivato a Firenze nel giugno del 2013 sotto un sole cocente ed un irrefrenabile entusiasmo dei tifosi viola.

Il rapporto tra Vincenzo Montella e Mario Gomez è ai minimi termini. Proprio nella serata dove la Fiorentina avrebbe dovuto, prima di tutto, attaccare e segnare, Mario Gomez è rimasto fuori dal campo per tutti i novanta minuti, salvo scaldarsi a bordocampo con la speranza di poter entrare (tra l'altro, a giochi già fatti). Chi è vicino al giocatore, parla di un Mario Gomez davvero intristito dalla situazione e infuriato al momento dell'ingresso in campo di Lazzari (al posto di Borja Valero). Un cambio che avrebbe mandato su tutte le furie il tedesco che, scalciando una bottiglietta a bordo campo, avrebbe mancato di poco un microfono posizionato poco distante. Pare inevitabile, a questo punto, un divorzio a fine stagione. La società toscana, in realtà, aveva già provato (senza riuscirci) a vendere Gomez nello scorso mercato di gennaio. Ora tornerà alla carica in estate, anche perché il rendimento fallimentare dell'attaccante non può più giustificare il suo attuale ingaggio.