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Fiorentina-Napoli: Pepito Rossi sfida il Pipita Higuain

Rossi capocannoniere a quota 8 e Higuain, 5 gol, sono i due protagonisti della sfida del Franchi. Bomber dalle caratteristiche diverse ma uniti dalla magia del gol.
A cura di Alessio Pediglieri
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Pepito e Pipita

La decima giornata vedrà al Franchi il Big-match in assoluto, questa sera alle 20.45 tra Fiorentina e Napoli. Due dirette candidate per le zone di classifica caldissime della Champions League e con qualche idea di puntare un po' più in alto. Soprattutto da parte dei partenopei meglio equipaggiati e più abituati a giocarsi un posto nel calcio che conta. Da quattro anni, sotto il Vesuvio, è stato un lento ma costante crescendo, fino al successo in Coppa Italia e al tentativo, mai nascosto di riuscire a primeggiare sia in Italia che in Europa. Non forzatamente in quest'ordine. Più indietro, ma con lo stesso progetto ambizioso, la Fiorentina che dall'anno scorso ha messo in cantiere un programma del quale ha bruciato le tappe, sfiorando la Champions e ritrovandosi oggi reginetta d'Europa league e quarta forza in Serie A. Una sfida, dunque, tra due realtà più che tra semplici promesse del nostro calcio. Dove spiccano due protagonisti assoluti Giuseppe Rossi e Gonzalo Higuain, il Pepito e il Pipita che si guarderanno negli occhi al calcio d'inizio sfidandosi al duello del gol.

Scommesse vincenti – In due hanno già segnato 13 reti nelle prime 9 giornate di campionato. Un bottino tutto sommato più che positivo. Rossi è attualmente leader della classifica cannonieri con 8 centri, Higuain segue a quota 5. Ma per lo spagnolo conta anche il fatto di aver giocato meno minuti del viola: 545 contro 641 complice qualche acciacco di troppo che ha costretto l'azzurro a più di un forfeit. Ma se la Fiorentina è in ‘svantaggio' sul Napoli in classifica per punti e sul progetto di diventare grande, ‘Pepito' è di certo in vantaggio sul Gonzalo. Arrivato in Viola l'anno scorso, Rosi ha avuto tutto il tempo di ambientarsi e rientrare (dall'infortunio) pian piano nel nostro calcio, esplodendo in questa stagione dopo aver svolto una preparazione completa. Prima a fianco di Gomez, poi da solo, dimostrando caratura da grande punta. Higuain ha invece dovuto bruciare le tappe, giunto in estate e subito gettato nella mischia del dopo-Cavani. Che ha confermato le doti da gran giocatore intraviste ripetutamente già con la maglia del Real Madrid.

Dalla Liga con furore – Proprio l'avventura in Liga sembra legare molto da vicino i due giocatori. Al di là della quasi omonimia nei soprannomi (‘Pepito' di classica forgiatura bearzottiana e ‘Pipita' reminescenza dell'infanzia di Gonzalo), è proprio la carriera in Spagna che pone un interessante parallelismo pronto ad arricchirsi nel nostro campionato. Entrambi, coetanei (classe '87) hanno giocato le ultime sei stagioni in Liga, Rossi con la maglia del Sottomarino Giallo, Higuain con quella della Casa Bianca. Tra qualche infortunio di troppo, Pepito paga pegno in partite e gol al Pipita: 136 presenze e 54 reti per lui contro le 190 con 107 gol per lo spagnolo. Ma le differenze, minime, sono tutte qui. Perchè poi, continuano i tanti punti di  contatto: entrambi sono delle ‘scommesse' di Fiorentina e Napoli, entrambi sono scommesse già ‘vinte' (Rossi contro gli scettici e la sfortuna, Gonzalo contro i fantasmi di Cavani), entrambi sono i punti di riferimento del gioco offensivo di Montella e Benitez, entrambi puntano senza indugio a vincere la classifica marcatori, entrambi vogliono far diventare grandi Fiorentina e Napoli in Europa.

Equilibrio estremo anche nel Fantacalcio – In Fiorentina-Napoli su chi puntare? Chi sarà decisivo? La rapidità di Pepito o la potenza del Pipita? Il dubbio rimane,  e anche a guardare la sfida come un gioco, non se ne viene a capo. Gonzalo Higuain ha segnato 8 reti in 5 partite di Serie A, ha una media voto di 6.5, ha fatto 2.4 tiri a partita, 1,13 dribbling vincenti ogni 90 minuti e 2,75 volte è riuscito a dare una sponda vincente ai compagni. Rossi ha segnato 8 gol in 9 gare e ha una media voto di 7. 2,3 i tiri per partita, mentre sono 1,22 i dribbling ogni 90 minuti e 2,44 volte è riuscito a trasformarsi in uomo assist per la squadra. Un equilibrio impressionante. E allora: al campo l'ardua sentenza.

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