Fiorentina-Napoli: le pagelle commentate sul risultato di 3-4
Il Napoli espugna il ‘Franchi’ di Firenze per 4-3 e trova i tre punti in Toscana dopo un digiuno lungo quasi cinque anni al termine di una partita rocambolesca, epica e dai tratti spettacolari. Come per dare il benvenuto a questo nuovo campionato ed esaltare un calcio spregiudicato e offensivo dove gli attacchi sembrano contare più delle difese, più e più volte in affanno. Alla fine dei giochi però, a vincere è l’esperienza del Napoli, la classe dei suoi tre tenori davanti (Mertens, Insigne e Callejon) e la qualità di un sublime Insigne che, nel duello a distanza con Chiesa, esce vittorioso con uno score di due gol e due assist. Partendo dalla sua prediletta corsia mancina. La stessa del #25 viola che però esce con l’onore delle armi, lotta, fa un buon calcio e si pone alla testa di una Viola, con questi giovani interpreti, e questo atteggiamento, di sicuro lontana parente rispetto a quella che s’è salvata solo in extremis nella scorsa stagione. Qui, al termine di questa leggendaria sfida, duelli individuali e di squadra di questo Fiorentina-Napoli che apre l’annata 2019/20.
Primo Tempo
Furore viola: Chiesa e Sottil indemoniati. Soffrono Di Lorenzo e Rui
I viola partono a mille, impongono un ritmo da Champions agli avversari ed esaltano il folto pubblico del ‘Franchi’. I giovani di Montella corrono, pressano alto il Napoli e schiacciano i vice-campioni d’Italia rimasti sorpresi dall’assalto all’arma bianca dei padroni di casa. E Chiesa, Sottil ma anche l’esordiente Castrovilli si lasciano preferire nel monologo toscano dei primi 30/35 minuti di gioco.
Quest’ultimo rintuzzando i registi azzurri, e pure bravo a guadagnare il penalty del momentaneo vantaggio di Pulgar, i primi due regalando ampiezza, velocità e dinamismo alla Fiorentina. Con Di Lorenzo e poi Mario Rui, per gran parte della prima frazione di gioco, in netta difficoltà sulle accelerazioni dei due figli d’arte. Per un avvio di partita, di certo non proprio in linea con i sogni napoletani.
Koulibaly tiene in linea di galleggiamento i suoi: Mertens e Insigne bucano Dragowski
La Viola insiste, mette insieme otto conclusioni totali, di cui solo due però nello specchio, e punta a ripartire sulla reazione campana. Ma Koulibaly, ed in minor misura Manolas, sale in cattedra e non ammette repliche. E chiude tutto. Su tutti, alimentando la voglia e la fiducia dei suoi.
Che, al 38’, su magia dal limite dell’area del folletto belga Mertens, trovano il punto dell’1-1. Tiro a giro dopo un dribbling secco su Badelj e sfera che si infila nell’angolo alto alla sinistra di Dragowski che però, nella circostanza, sceglie male il gesto atletico decidendo di andare con due mani, invece di distendersi e allungarsi col braccio mancino. Ma la voglia degli ospiti non si esaurisce di certo qui. Cinque giri di orologio più tardi, Mertens continua ad essere decisivo guadagnando il rigore del 2-1 trasformato poi dagli 11 metri dal freddissimo Insigne.
Secondo Tempo
Meret incerto (come Dragowski) e Milenkovic svetta su tutti
Questo match certifica l’allergia del Napoli agli avvii di partita. E di frazione. E anche nel corso della ripresa, i partenopei approcciano male la gara. E invece di affondare, di prendersi gli spazi giusti in transizione positiva, i campani sprecano nell’ultimo passaggio. Nel momento di ribaltare l’azione. E la Viola ne approfitta su corner. Milenkovic svetta su tutti, schiaccia la sfera sul primo palo da distanza ravvicinata trovando impreparato un Meret incerto: incapace cioè di opporsi con efficacia al colpo di testa del serbo per il 2-2 dei gigliati.
Insigne-Callejon: la premiata ditta è ancora in affari
Quando c’è da fare la differenza però, specie dopo il colpo del pari, il Napoli, mercato a parte, si affida sempre ai soliti, affidabili uomini. All’usato sicuro, ad una impresa, una ditta di successo con due soci fondatori: Insigne–Callejon.
Il primo, dopo il gol su rigore, nei panni dell’assistman, il secondo, in quello di realizzatore. E così, su ribaltamento di fronte azzurro Callejon, a proposito, in scadenza a fine anno (come Mertens), segna con un chirurgico collo interno da fuori area eludendo l’attenzione e la guardia dei due terzini a difesa di Dragowski, Lirola e Venuti. Poi, al 66’, quando il punteggio è sul 3-3, lo spagnolo restituisce il favore al #24 azzurro col solito taglio in verticale alle spalle della difesa con annesso comodo appoggio dell’italiano. Migliore in campo dei suoi per una rete, l'ennesima, che certifica la qualità superiore del terzetto offensivo napoletano.
Castrovilli sale in cattedra, male Allan e Boateng segna
Il Napoli sbaglia spesso in uscita con i due mediani, Allan e Zielinski, in diverse occasioni in difficoltà sul pressing alto di Castrovilli, Pulgar e Badelj. E infatti, al 67’, su gol del pari di Boateng, è festival degli errori per i ragazzi di Ancelotti. Gli ospiti perdono palla, Castrovilli recupera, supera Allan che resta nel mezzo, serve il Boa, appena entrato per il buono ma non pungente Vlahovic, con Koulibaly che accorcia con troppo ritardo sulla conclusione velenosa, palo e gol, dell’ex falso nueve di Sassuolo e Barcellona. È il punto del 3-3 e dello show al ‘Franchi’ prima del poker decisivo di Insigne.
Tabellino e voti
Fiorentina (4-3-3) #69 Dragowski 5; #21 Lirola 5.5, #4 Milenkovic 6.5, #20 Pezzella 5.5, #23 Venuti 5.5; #8 Castrovilli 7, #5 Badelj 5.5 (Dal 73’ Benassi s.v.), #78 Pulgar 6.5; #11 Sottil 6.5 (Dal 78’ Ribery s.v.), #28 Vlahovic 6- (Dal 61’ Boateng 7), #25 Chiesa 7. A disposizione: #1 Terracciano; #17 Ceccherini, #93 Terzic, #6 Ranieri, #3 Biraghi; #15 Cristoforo, #19 Montiel, #24 Benassi, #27 Zurkowski; #10 Boateng, #9 Simeone. Allenatore Vincenzo Montella 6.5
Napoli (4-2-3-1) #1 Meret 5; #22 Di Lorenzo 6, #26 Koulibaly 6.5, #44 Manolas 6-, #6 Mario Rui 5.5 (Dal 71’ Ghoulam 6); #5 Allan 5.5 (Dal 71’ Elmas 6), #20 Zielinski 6; #24 Insigne 8.5, #8 Fabian Ruiz 6, #7 Callejon 7+; #14 Mertens 7.5 (Dal 84’ Hysaj s.v.). A disposizione: #25 Ospina, #27 Karnezis; #23 Hysaj, #21 Chiriches, #13 Luperto, #19 Maksimovic, #31 Ghoulam, #2 Malcuit; #70 Gaetano, #12 Elmas; #9 Verdi, #34 Younes. Allenatore Carlo Ancelotti 6.5