Fiorentina, Montella: “Non mi muovo da qui e spero in una finale col Napoli”
Vincenzo Montella non si muove da Firenze. La sentenza è arrivata dallo stesso interessato che ha deciso di continuare il suo progetto in viola malgrado le voci lo vorrebbero altrove, da Milano a Napoli o a Roma. L'Aeroplanino non volerà, in riva all'Arno sta bene e continuerà a professare la propria idea di calcio. Al di là dei risultati che arriveranno in campionato o in Europa dove sper e sogna una finale tutta italiana, contro il Napoli. Un'idea che oggi appare irrealizzabile soprattutto per i problemi dei partenopei che faticano a ritrovarsi e sono coinvolte in critiche e discussioni figlie dell'ultima cocente eliminazione in Coppa Italia. Eppure potrebbe essere possibile e auspicabile per il rilancio internazionale del nostro movimento calcistico.
Montella parla subito dopo l'eliminazione in Coppa Italia, con il cocente 3-0 rimediato al Franchi contro la Juventus. E lo fa rilanciando le aspettative attorno al progetto viola che vive un momento delicato ma che non può concludersi davanti ad una sconfitta seppur pesante. Così il tecnico chiude la porta al mercato dando garanzie alla piazza, ai giocatori e alla dirigenza malgrado le tante voci che lo vorrebbero lontano da Firenze: "Al momento non c'è nessuna possibilità che la mia strada e quella della Fiorentina si dividano a fine stagione. E il mio futuro non è vincolato alla vittoria dell'Europa League o alla conquista della zona Europa in campionato: ho un contratto con la Fiorentina, a fine anno ci metteremo seduti attorno a un tavolo e capiremo cos'è possibile fare assieme".
Un rilancio che può passare dalla ricerca della Europa League in classifica che potrebbe diventare anche di Champions League se le cose andassero per il meglio col terzo posto. Intanto, poi, c'è sempre l'impegno europeo da onorare e Montella spera di farlo in nome del calcio italiano: "La finale di Europa League? Il mio auspicio e' che sia Fiorentina-Napoli. Un po' perché sono l'allenatore della Fiorentina e un po' perché sono tifoso del calcio italiano".
