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Fiorentina-Lazio 1-3 viola ko: Keita, Milinkovic-Savic e Felipe Anderson

Una brutta Viola scivola davanti al proprio pubblico complicandosi la vita in classifica. Keita al 45′ e poi nel finale Milinkovic-Savic e Felipe Anderson permettono alla Lazio di riavvicinarsi alla Zona Europa. Unici acuti, la rete di Roncaglia nel finale e il rientro di Pepito Rossi in campo.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Lazio espugna il franchi di Firenze a suon di gol, in una gara che regala ai capitolini tre punti fondamentali per ricucire lo strappo con la Zona Europa. Bestia nera, la Lazio che quando incontra la Fiorentina riesce spesso e volentieri a vincere. In una trasferta meritatamente garibaldina, aperta dalla rete a fine primo tempo di Keita e nella ripresa con le repliche di Milinkovic-Savic e Felipe Anderson che hanno determinato un successo costruito sul gioco e sulla qualità. Bruttissima invece la prestazione degli uomini di Sousa che hanno reagito solamente nei 20 minuti finali, con una difesa tutta da rivedere e che è stata prima complice della sconfitta. Unico acuto, per la bandiera, di Roncaglia al 93′ ma adesso per la Viola la classifica potrebbe farsi pesante: l'Inter capolista potrebbe scappare ma soprattutto Napoli e Juventus potrebbero mettere la freccia.

Primo tempo: Keita punisce una brutta Viola

Fiorentina per la vetta della classifica – I viola provano a passare in vetta alla classifica approfittando dell'anticipo del sabato in attesa di capire cosa faranno Napoli e Inter. Un impegno delicato al Franchi contro una Lazio ferita e arrabbiata. Con gli ospiti però che iniziano con il piglio giusto, senza strafare, seguendo le direttive di un Pioli che mette in campo una formazione corta. Nessun gioco pindarico o qualità sopraffina, solamente la consapevolezza di svolgere il proprio compito diligentemente.

Keita vicino al gol – Per la Fiorentina di Sousa invece, l'obbligo di fare partita e cercare assolutamente i tre punti in palio. Un motivo in più per vedere i viola più intraprendenti ma con i laziali che approfittano non appena possono, come alla mezz'ora quando Keita ha l'occasione giusta per trovare il gol, fermato perfettamente Tatarusanu che resta in piedi e blocca la palla. Scossa capitolina con gli uomini di Pioli che provano ad alzare i ritmi subito imitati dai viola che accettano la sfida a viso aperto.

Lazio pericolosa, Viola in difficoltà – Su palla inattiva da calcio d'angolo, Milinkovic-Savic al 35′ trova ancora lo spazio perfetto per il colpo di testa a superare Tatarusanu, salvato sulla linea da Astori. Un'altra occasione limpida da gol per la Lazio che chiude meglio il primo tempo rispetto alla Fiorentina in affanno non appena i capitolini provano a spingere dalla trequarti in su.

Keita non sbaglia – Alla fine la Lazio passa: proprio a fine primo tempo i capitolini riescono ad infilare il portiere Tatarusanu incolpevole nella circostanza. Non come la difesa dei viola che con Roncaglia sbagliano tutto e lasciano solo in area con Keita che questa volta non sbaglia la rete dello 0-1 con cui si conclude il primo tempo. Con gli animi che si accendono al Franchi.

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Secondo tempo: Milinkovic-Savic raddoppia

Ancora Lazio – La Lazio riparte a cento all'ora mettendo subito alle corde la Fiorentina che rischia di soccombere subito con una amnesia di Astori che si dimentica di Djordjevic. Un brivido che scuote gli animi del match da subito e porta Paulo Sousa a cercare soluzioni diverse, mandando a scaldare Pepito Rossi. Intanto, esce poco dopi minuti un insufficiente Blaswikowski per Pasqual dando maggior quadratura a centrocampo davanti alla difesa. Anche se i problemi arrivano da Badelj che si infortuna pochi istanti dopo obbligando il tecnico a gettare in campo Ilicic non in perfette condizioni fisiche.

Cambi e ricambi – Anche Stefano Pioli immette forze fresche in campo: fuori uno spremuto Djordjevic e dentro Alessandro Matri per l'ultima mezz'ora di gioco, non solo in difesa del gol di Keita ma provando a mantenere alto il baricentro della squadra contro una difesa viola tutt'altro che irresistibile. Con la Fiorentina che risponde con l'inserimento in campo di Pepito Rossi che dopo soli 10 secondi dalla sua entrata scalda subito le mani a Berisha, riaccendendo le speranze viola.

Forcing viola – E' proprio lui l'uomo in più del finale di match con la Lazio che ha mancato il raddoppio della sicurezza e che vive attimi di paura a difesa del risicato vantaggio con i viola che provano a crederci riversandosi in area laziale. Con Parolo che prima salva il risultato allontanando sulla linea un colpo di testa a colpo sicuro di Marco Alonso. Un assedio vero e proprio al Franchi per il quarto d'ora finale.

Doppia occasione Matri – Il finale è un capovolgimento unico di fronte: se la Viola si riversa in avanti sulla voglia di riscatto e d'orgoglio di Rossi, Kalinic, Ilicic e compagni, la Lazio non fa da meno fallendo in pochi istanti due facili occasioni in contropiede con Matri, incapace di superare Tatarusanu per il colpo del ko. Pioli nel finale non abbassa la squadra e se il match winner Keita non riesce più a correre per la stanchezza, il tecnico laziale inserisce Felipe Anderson e mantiene costante la spina nel fianco della difesa viola.

Milinkovic-Savic e Roncaglia gli ultimi acuti – Alla fine Milinkovic-Savic chiude il match proprio al 90′ su l'ennesima dormita della difesa viola che ne approfitta con caparbietà e supera per la seconda volta Tatarusanu per la rete della sicurezza anche se alla fine – a tre minuti dalla fine del recupero – Roncaglia trova l'1-2 dell'ennesima speranza su una epocale topica di Berisha che lascia la porta aperta al difensore dei gigliati alla quale rimedia Felipe Anderson per l'1-3 finale.

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