Finanza in sede del Napoli per alcune cessioni sospette tra cui quella di Lavezzi

Una premessa è doverosa: contrariamente a quanto si legge in queste ore non si può parlare di ‘perquisizione' nella sede del Napoli calcio, bensì di ‘acquisizione' di documenti da parte della Guardia di Finanza, in contemporanea a ciò che è avvenuto nella sede ufficiale di Roma della Federcalcio. Oggetto dell'indagine? Tutto ciò che riguarda i contratti stipulati dal club partenopeo in queste ultime sessioni di mercato con attenzione particolare ai rapporti della società di De Laurentiis stretti con i procuratori e agenti dei giocatori messi sotto ingaggio o ceduti ad altre squadre.
Al momento nulla di che, solamente una ‘normale' verifica ma che ha fatto gridare quasi allo ‘scandalo', mentre c'è da sottolineare come proprio il Napoli Calcio da anni è, tra le pochissime società italiane, a vantare bilanci in positivo, gestione delle spese in base ai ricavi e un controllo capillare nella gestione dei propri tesserati, rientrando senza alcun problema nei parametri europei del fair play finanziario imposto dall'Uefa di Michel Platini.
Finanza in punta di piedi – E' stato probabilmente un blitz ‘concordato' e ‘intelligente' perchè i finanzieri, prima in borghese poi con le classiche auto di pattuglia si sono presentati qualche minuto dopo che il gruppo dei giocatori – impegnati domani in Europa League – lasciasse il ritiro per partire alla volta di Eindhoven per giocare il secondo match contro il PSV. Proprio mentre i calciatori lasciavano Castel Volturno a bordo del bus, infatti, l'auto della Guardia di Finanza entrava in sede.
Un'accortezza che ha permesso di evitare speculazioni facili oltre a lasciare estranei i giocatori su una verifica fiscale che interessa da vicino lasocietà e non – ancora – i singoli calciatori. Non si conoscono infatti al momento nè se c'è qualche contratto di preciso sotto indagine e quali siano in modo dettagliato i periodi in questione. Di fatto, però, con il concomintante controllo in via Allegri a Roma, nella sede della FIGC, non si può che pensare che l'oggetto dei finanzieri siano le carte che legherebbero il Napoli Calcio ai giocatori (acquistati e ceduti) attraverso i procuratori.

Sotto controllo il rapporto con i procuratori – Le prime indiscrezioni, immancabili in questi casi, dicono che sotto la lente d'ingrandimento ci sarebbero un paio di contratti. Nel mirino delle indagini ci sarebbero le posizioni di ex calciatori del Napoli e l'acquisizione dei documenti sarebbe stata necessaria per verificare i dati contabili iscritti a bilancio rispetto alle loro posizioni. I finanzieri su mandato della Procura di Napoli, duqnue hanno acquisito documenti relativi alle procedure di acquisto e cessione dei diritti sulle prestazioni sportive dei calciatori, ai rapporti con gli agenti ed alle relative movimentazioni finanziarie. I magistrati hanno disposto l'acquisizione di bilanci, contratti degli atleti tesserati, mandati ai procuratori, modelli depositati presso la Federazione, garanzie, pagamenti relativi agli ingaggi dei calciatori professionisti.
Ciò si è reso necessario anche perchè il Napoli calcio è tra le poche società italiane che al momento dell'ingaggio, gestisce direttamente anche lo sfruttamento dell'immagine dei propri tesserati, con una tipologia di contratto un po' più complessa rispetto ai canoni standard e che – anche per questo – ha richiesto una verifica incrociata da parte delle forze dell'ordine perchè potrebbe prestarsi maggiormente ad evasioni verso il fisco.
Di nomi non ce ne sono e quindi non ci sono nemmeno indagati, attualmente. Ma l'indagine, coordinata dai pm della Sezione Reati da stadio della Procura guidata dal procuratore aggiunto Melillo e dai pm Ardituro, Capuano, De Simone e Ranieri, ha scatenato la ricerca al ‘colpevole'.
Napoli iperattivo sul mercato: campanello d'allarme? – Il mercato in uscita del Napoli calcio non è facile da ricostruire visto che sia il presidente De Laurentiis sia il direttore sportivo Riccardo Bigon hanno sempre movimentato sia le voci in uscita che in quelle in entrata usufruendo spesso di contratti in prestito con diritto di riscatto o definitivi per ciò che riguarda le cessioni e di rientro dai prestiti e di riscatto definitivo per i giocatori acquistati. Guardando l'ultima sessione estiva si contano in totale per 40 movimenti di giocatori, dai più famosi come Lavezzi, Gargano, Insigne, Berhami, Vargas e Gamberini ai meno conosciuti Uvini, El Kaddouri, Santana, Cigarini.
Attualmente, i giocatori acquistati in via definitiva sono 9 mentre i calciatori rientrati dai prestiti sono 11. Alla voce ‘uscita' (tra prestiti e cessioni definitive) si contano 11 giocatori di proprietà del Napoli e dati ad altre squadre in via provvisoria, mentre i calciatori venduti a titolo definitivo sono 4 tra cui spicca il nome di Ezequiel Lavezzi, l'argentino volato alla volta di Parigi per una cifra attorno ai 26 milioni di euro.
Comunque, l'obiettivo della GdF potrebbe essere anche legato a compravendite di tempi addietro, con il Napoli da sempre molto attivo in ogni sessione di calciomercato.

I procuratori, tra professionisti e ambiguità – Anche per questo, il ‘blitz' di oggi potrebbe essere seguito da altri interventi della Guardia di Finanza verso altre società di Serie A o di Serie B con cui il Napoli ha intrapreso rapporti di mercato nelle ultime sessioni. Il tutto per poter chiarire il rapporto con gli agenti dei giocatori, da sempre figure molto discusse soprattutto a seguito di alcuni loro rappresentanti che ne hanno rovinato un po' la figura professionale. Al centro dello scandalo di Calciopoli del 2006, ad esempio, venne coinvolta la Gea, una società che gestiva molti calciatori di serie A e delle serie minori, gestita da alcuni famosi figli di personaggi illustri del mondo del calcio e della finanzia (come i figli di Moggi, Lippi e Geronzi), accusati di ‘manipolare' e ‘monopolizzare' il mercato calcistico dettando regole e costrizioni.
Ma anche in alcuni altri casi, si è parlato molto (e spesso male) di alcune figure ambigue come nel caso della controversa trattativa di Tevez al Milan dal City, dove Kia Joorabchian, uomo che gestisce l'Apache ma che non ha alcun mandato di procuratore ‘ufficiale' ha gestito le trattative; o come il conosciutissimo Mino Raiola, agente di top-player come Ibrahimovic e Balotelli, sempre al centro di chiacchiere e gossip sulla gestione dei propri assistiti, capace di chiudere faraonici contratti che hanno fatto molto discutere. O come, ultimo caso, i casi di Cristiano Ronaldo e Jose Mourinho al Real Madrid, prime donne dai contratti milionari e in perenne contrasto con tutto e tutti, gestiti dallo stesso agente: Jorge Paulo Mendes, tra le più potenti figure di intermediazione a livello internazionale, avendo i mandati anche di altre stelle come Deco, Falcao, Thiago Silva, Bruno Alves, Di Maria, Nani, Felipe Scolari e Diego Armando Maradona.