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Fifa, che guaio: in tribunale per colpa dello spray degli arbitri

Gli inventori dello spray Pablo Silva e Heine Allemagne si sono rivolti al Tribunale per affermare la paternità dell’invenzione e del brevetto. La Fifa rischia una multa salatissima. I due inventori hanno chiesto 15mila dollari per ogni partita in cui è stato utilizzato lo spray, e la cifra sarebbe altissima qualora i giudici dessero ragione a Silva e Allemagne.
A cura di Alessio Morra
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Da qualche anno gli arbitri hanno a disposizione una bomboletta spray, un ulteriore accessorio che serve tantissimo a tutti i fischietti, perché grazie allo spray tutti i calciatori che si mettono in barriera non possono fare più i furbi. Nessuno può accorciare la barriera e farla diventare inferiore rispetto ai 9 metri e 15 imposti dal regolamento. Ma lo spray rischia di diventare una bella gatta da pelare per la FIFA, che rischia una causa milionaria.

Gli inventori dello spray Pablo Silva e Heine Allemagne si sono rivolti al Tribunale per affermare la paternità dell’invenzione e del brevetto. Nello specifico è stata presentata un’ingiunzione che non vieta l’utilizzo e stabilisce una multa di 15mila dollari per ogni partita nella quale è stata utilizzata la bomboletta spray, e se i giudici assecondassero le pretese di Silva e Allemagne la multa sarebbe salatissima. Secondo quanto riferisce ‘Marca’, la federazione internazionale che governa gli sport del calcio, del calcio a 5 e del Beach Soccer ha presentato ricorso nei confronti di questa ingiunzione, che se sarà confermata comporterà l’impossibilità di utilizzarla e il pagamento della multa prevista.

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I due inventori hanno più volte confermato che prima di rivolgersi agli organi giudiziari hanno tentato di raggiungere un accordo con il massimo organo calcistico internazionale, naturalmente l’accordo non è stato raggiunto. E adesso il calcio rischia di dover fare a meno dell’utilizzo dello spray per poter designare il punto in cui dev’essere posizionato il pallone e la barriera in occasione dei calci da fermo. E sarebbe un passo indietro notevole, perché non si può fare più a meno anche dello spray, che non è più una novità, perché già in due edizioni del Mondiale (2014 e 2018) gli arbitri hanno utilizzato le bombolette.

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