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Ferguson su Cristiano Ronaldo: “Mai visto un professionista così”

L’ex manager dello United, per anni allenatore del portoghese, ha elogiato il giocatore del Real Madrid svelanso alcuni retroscena divertenti: “All’inizio era un tuffatore, poi ho saputo correggerlo”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo averlo incontrato in occasione della prima del fil a lui dedicato, Sir Alex Ferguson è tornato a parlare di uno dei suoi "figliocci" più cari: Cristiano Ronaldo. Durante una conferenza tenuta alla Stanford School of Business, l'ex manager del Manchester United ha svelato qualche curioso aneddoto relativo al fenomeno del Real Madrid: "Non ho mai conosciuto uno come il portoghese – ha spiegato Ferguson – Cristiano è nato per essere il migliore al mondo, è il miglior professionista che io abbia mai visto e forse è questo il suo segreto. Quando sono andato a trovarlo a casa sua, circa due mesi fa, mi ha fatto vedere una palestra enorme e le due piscine, una con acqua calda ed una con acqua fredda. Ha inoltre una stanza dove la temperatura è a -160° e vi entra per dieci minuti dopo ogni partita. Cristiano Ronaldo è semplicemente incredibile e, secondo me, potrà giocare fino a 40 anni come ha fatto in precedenza Giggs".

I ricordi di Fergie – Tra il Pallone d'Oro in carica e l'ex icona del calcio di Manchester, c'è un feeling indistruttibile che dura da anni. Un'amicizia di vecchia data, testimoniata anche dal campione portoghese: "Nel mondo del calcio c'è poco spazio per l'amicizia, ma Alex Ferguson è una persona con cui ho un grande rapporto – spiegò Cristiano Ronaldo nell'agosto del 2014 – Io e lui parliamo spesso e ci scriviamo messaggi. Per me è l'unica persona amica in questo mondo. Lo apprezzo e ho molto rispetto per Sir Alex Ferguson". "All'inizio Cristiano aveva dei difetti – ha continuato Ferguson – Era uno che si tuffava troppo facilmente. Per fortuna in un anno e mezzo sono riuscito a correggerlo. L'addio dal Manchester United? Volai in Portogallo per parlare con lui. Mi disse che voleva solamente il Real Madrid e che era il sogno della sua vita".

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