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Fenomeno Kessiè: il 19enne che con la Dea ha già fatto meglio di Doni e Inzaghi

Si ispira a Yaya Tourè, veste la maglia di Denis e ha fatto già meglio di due giocatori storici dell’Atalanta. L’ivoriano 19enne con 4 reti in tre gare sogna in grande: “Voglio vestire i colori dello United”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' il giocatore del momento.  Franck Kessiè è stato il ‘crack' di questa prima parte di stagione, autore di 4 goal in tre partite disputate e sempre tra i migliori dal punto di vista delle prestazioni con i colori dell'Atalanta di Gasperini che si coccola il talento del giovane ivoriano. Arrivato nel gennaio 2015 dallo Stella Club alla Dea per essere prima parcheggiato a Cesena e poi lanciato in prima squadra. Un difensore capace di adattarsi perfettamente a centrocampo e con il vizio del gol. Rientrato dal fine prestito, adesso è un nuovo uomo mercato.

Franck Kessie ha solo 19 anni e ha scelto il numero 19 per vestirsi alla sua prima stagione nel massimo campionato italiano. Si tratta della maglia che per 4 campionati e mezzo è stata di German Denis, uno che a Bergamo ha lasciato il segno. Ma per il giovane Kessie i paragoni non sono temuti, anzi perché la storia ricorda che nemmeno Cristiano Doni e Filippo Inzaghi fecero tanto in così poco tempo a disposizione.

L’Atalanta di Gasperini ha in mano un giocatore dal potenziale immenso che è riuscita a blindare in un contratto fino al 2021, che permetterà alla Dea di osservare con calma tutte le offerte che arriveranno la prossima estate se il giovane continuerà a bruciare le tappe e ad esprimersi a questi livelli. Lo stesso Kessiè non si nasconde. A 19 anni l'ambizione la fa da padrone e il sogno è vestire una maglia da top club possibilmente lontano dall'Italia per entrare nel gotha dei migliori.

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Dovesse scegliere, Kessiè ha le idee chiare: "Mi piace il campionato inglese, ora devo imparare per bene la tattica italiana per poi magari un giorno andare a giocare al Manchester United. Non so se ci sarà ancora Mourinho, ma quella squadra mi è sempre piaciuta e vorrei vestire quei colori". L'Inghilterra anche come modello di giocatori: "Ho due modelli calcistici, Essien e Yaya Toure. Mi ispiro un po' a tutti e due. Essien corre tanto, Yaya è più offensivo. Mi hanno detto che devo lavorare ancora tanto per raggiungere i livelli più alti ma non ho fretta".

Addio dunque a ciò che sembrava essere trapelato nei giorni scorsi. Nessuna pista alternativa italiana dove sembravano essersi mosse sia la Juventus che il Milan. Per il 19enne ivoriano oggi c'è solo l'impegno di mantenere fede alla fiducia datagli poi, in estate, ci sarà da guardarsi attorno. E l'Atalanta dovrà accettare di veder partire un giocatore dalle qualità finissime, col merito di essere stata la prima a crederci.

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