Fenomeno Kean: segna più di Balotelli e Pippo Inzaghi. Ed è già della Juve
Meglio di Balotelli. Più letale di Vieri e Pippo Inzaghi. Capace di segnare più gol di Toni, Totti e Del Piero. Moise Kean ha 17 anni e alla sua età – ma il ragazzo ha ancora bisogno di accompagnare il talento alla maturità – ha già raggiunto numeri che alcuni protagonisti del calcio italiano hanno fatto fatica a raccogliere nei primi anni di carriera. Non è il caso di montarsi la testa, ci vuole poco a cadere dal piedistallo e a farsi davvero male. Però al giovane attaccante del Verona (ma di proprietà della Juventus e gestito da Mino Raiola) va riconosciuto il merito di aver segnato 4 gol in 16 presenze: una rete ogni 215 minuti rispetto agli 861 complessivi che il tecnico, Pecchia, gli ha riservato.
Nemmeno illustri predecessori – allora 17enni, come racconta Tuttosport – sono riusciti a fare tanto: Mario, prima di diventare super, era fermo a quota 3 centri in 11 gare; Montella non era ancora aeroplanino però in C aveva già dato un saggio delle proprie qualità (4 gol in 7 gare); Toni aveva alzato le braccia al cielo per esultare in 3 occasioni su 9 gare disputate col Modena; il ‘pupone' e ‘Pinturicchio' concedevano sprazzi di classe negli anni degli esordi tra la A e la B (l'ex juventino era al Padova) ma non avevano abbastanza confidenza con il gol; perfino bomber implacabili come Vieri e Inzaghi hanno avuto ‘un'esplosione controllata'.
A Kean, invece, no: riesce tutto – o quasi – e subito. E' il segno dei tempi che cambiano e di una generazione che – figlia di un calcio che va veloce – ha voglia di emergere e sa di avere poco opportunità a disposizione per farlo. E allora le sfrutta perché se la ‘vecchia signora' ha in mano il tuo cartellino è davvero da sciocchi volgerle le spalle e farle uno sgarbo. Quanto vale? Una decina di milioni, dice Transfermarkt… ma a giudicare dalla sua evoluzione può arrivare anche a costare 30 milioni, come Pellegri ceduto al Monaco.
Kean, figlio di genitori della Costa d'Avorio, nasce a Vercelli, comincia a giocare a pallone ad Asti, dove si trasferisce la famiglia. A 7 anni muove i primi passi nel settore giovanile del Torino ma nel 2012 arriva la Juve e lo strappa ai granata. Nel settore giovanile si fa largo a suon di gol e arriva alle soglie della prima squadra. Massimiliano Allegri, sensibile al talento così come altrettanto attento a dosarne la crescita, concede a Kean il debutto in Serie A (novembre 2016, col Pescara) e lui lo ripagherà con la rete segnata al Bologna a maggio 2017, battendo di ventiquattr'ore Pellegri, che il giorno successivo va a segno per il Genoa nell'Olimpico gonfio di lacrime per l'addio al calcio di Totti. Quattro presenze tra i bianconeri poi il trasferimento all'Hellas: doppietta alla Fiorentina, gol al Torino e al Milan di Donnarumma.