Federico Casotti: “La cessione di Lavezzi? Un segreto di Pulcinella!”

Passata la sbornia "europea" e in attesa dell'inizio della nuova stagione, è il calciomercato a tenere alto l'interesse dei tifosi italiani. Si entra, infatti, nel periodo più importante per le trattative: giorni cruciali dove tutti i club (italiani e non) cominciano a fare sul serio e a gettare le basi per costruire le squadre che parteciperanno ai prossimi campionati. Ne parliamo con Federico Casotti, voce e volto di Sportitalia, che ha pubblicato recentemente, su Amazon.it: "Parigi non è stata fatta in un giorno", e-book molto interessante, dedicato al fenomeno Paris Saint Germain e alla rinascita del club dopo l'arrivo degli sceicchi.
AP: Buongiorno Federico, volevo cominciare ad introdurre il discorso partendo da Thiago Silva e dal suo rinnovo. Il brasiliano è stato ad un passo dal PSG, prima dell'intervento di Silvio Berlusconi. Dopo questo prolungamento, pensi che in Francia si siano messi l'anima in pace o è possibile, secondo te, che il club parigino torni alla carica?
FC: Ho sempre dubitato del fatto che il Milan si privasse di un giocatore del genere e che il PSG arrivasse a spendere quelle cifre. Sarebbe stato un trasferimento "epocale" per il club francese, molto più di quello di Pastore. Con il rinnovo di Thiago Silva e con l'aumento dell'ingaggio, trovo che il Milan abbia ora la certezza di trattenere il giocatore. Tutto sommato, dal punto di vista del fairplay finanziario, un bene anche per il PSG che ha evitato un acquisto completamente fuori mercato. Penso che il club francese, inoltre, sia abbastanza irritato con il Milan: il mancato trasferimento di Pato, a Gennaio, ha reso ancor più difficili gli affari tra le due società.
AP: Visto come si sono mossi Leonardo e la dirigenza parigina, non mi sembra che badino molto al fairplay finanziario. L'arrivo di Lavezzi, sembra sia solo l'inizio di un mercato da "urlo".
FC: L'anno scorso, tra acquisti, rinnovi, l'incentivo all'esodo di Kombouaré e l'ingaggio di Ancelotti, che guadagna una cifra assolutamente fuori dalla media per gli allenatori francesi, il PSG ha speso più di cento milioni per rifare la squadra. Stiamo parlando di elevati investimenti, a fronte di zero cessioni. L'acquisto di Lavezzi è stato, più che altro, un "segreto di Pulcinella": il suo passaggio al PSG, era già definito da tempo. L'ufficialità è arrivata solo ora, per una questione di convenienza fiscale di entrambi i club. Siamo solo all'inizio di un mercato che potrebbe portare altre sorprese: il PSG, con la certezza di partecipare alla prossima Champions League, ha una forte capacità di trattativa in Italia, ma non solo. Ad Ancelotti, ad esempio, piace molto Luka Modric del Tottenham: un giocatore che, il tecnico, vorrebbe utilizzare nel ruolo che fu di Andrea Pirlo. Una trattativa difficile per il costo e per l'eventuale parere negativo di Villas Boas. Ciò che sta succedendo al Paris Saint Germain è un pò quello che successe al Manchester City: è un club ricco e, gli altri conoscendo la situazione, giocano al rialzo e tirano su il prezzo.

AP: Si è parlato molto anche di un possibile arrivo di Kakà e di un forte interessamento per Ibrahimovic.
FC: Fino a qualche settimana fa, per il brasiliano, pensavo ci fossero molte possibilità sul suo trasferimento sotto la Torre Eiffel. Ad oggi, invece, le sue percentuali sono scese.
AP: In attesa di capire come si muoveranno i club stranieri, volevo chiederti cosa ne pensi di quello che sta succedendo attorno a Mattia Destro. Dove giocherà la prossima stagione il forte attaccante, metà Genoa e metà Siena?
FC: L'impressione è quella che il Siena abbia rotto le uova nel paniere a Preziosi che, evidentemente, aveva in testa una precisa operazione di mercato. Trattativa che il Siena, volontariamente o no, ha mandato a monte. Mi riesce difficile pensare che il club toscano agisca da solo. Penso che, alle sue spalle, ci sia un'altra squadra. L'affare Mattia Destro, è un intrigo destinato a tenere banco per tutta l'estate. La mia sensazione è che, alla fine, giocherà nell'Inter.
AP: Euro 2012 è appena terminato. Qual'è il giocatore che hai osservato da vicino e che ti sentiresti di consigliare ai nostri club?
FC: Mi è piaciuto molto Debuchy, giocatore che seguo da tempo, non nuovo agli osservatori di mercato italiani e, a quanto pare, vicinissimo all'Inter. Mi piace Giroud, acquistato dall'Arsenal e poi, ho ammirato le giocate di Jordi Alba che proprio durante gli europei è passato al Barcellona. I club italiani, comunque, continuano a commettere l'errore di aspettare i grandi eventi per prendere i giocatori. Le trattative andrebbero concluse prima, per evitare che i prezzi salgano proprio durante questi appuntamenti. In Italia, i nostri club non hanno i soldi per prendere l'eventuale stella dell'europeo. I quattordici milioni spesi dal Barcellona per Jordi Alba, per esempio, sarebbero un costo elevato anche per società come la Juventus.

AP: L'ultima domanda riguarda una trattativa di mercato che ha come protagonista un allenatore. Qual'è il tuo parere in merito alla decisione di Garrone di affidare la panchina della Sampdoria a Ciro Ferrara?
FC: E' un progetto molto interessante che mi intriga molto. Garrone, prima di Ferrara, aveva cercato Benitez e Deschamps: trattative che danno l'idea di quanto la società genovese voglia tornare a pensare in grande, dopo la stagione passata in Serie B. L'arrivo di Ferrara, allenatore che ha acquisito una certa esperienza e che può fare molto bene a Genova, significa voler puntare su una squadra giovane e di prospettiva. L'ex tecnico dell'Under 21 è l'uomo giusto per questo progetto che, a giudicare dalle premesse, pare davvero molto serio.