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Favre pungola Balotelli: “Difende poco”. Tempi duri a Nizza per Super Mario

Ufficialmente assente perché influenzato, Balotelli salta la sfida col Rennes. In Francia sono convinti che dietro l’esclusione ci sia la volontà da parte del tecnico di ‘educarlo’ a una maggiore partecipazione al gioco di squadra.
A cura di Maurizio De Santis
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E' già finita la luna di miele tra Mario Balotelli e il Nizza? Possibile che l'attaccante, autore di una buona stagione finora, finisca dietro le quinte in un momento così delicato? Perché il tecnico, Favre, ha deciso di lasciare fuori l'ex punta del Milan e della Nazionale? La motivazione ufficiale che rimbalza dalla Costa Azzurra è che il calciatore risulta ‘influenzato' e quindi non disponibile per essere nell'undici titolare in occasione della trasferta sul campo del Rennes.

Caso risolto solo in parte. Dalla Francia, invece, filtrano notizie ulteriori. Secondo quanto raccolto dai media la questione è ben più complessa e ruota intorno a una sorta d'insofferenza da parte dell'allenatore nei confronti del giocatore. Nessun problema disciplinare, né colpi di testa particolari da parte di Super Mario. E allora quale sarebbe la sua colpa questa volta? Di non partecipare a dovere all'assetto tattico della squadra: difende poco, non lo fa con convinzione, predilige stare là davanti per far gol. Insomma, non gli dispiacerebbe essere unicamente il terminale offensivo della manovra piuttosto che sprecare energie nel ripiegare a centrocampo e dare una mano ai compagni.

Uno ‘stile di gioco' che a Favre non piace. Il modo d'interpretare il ruolo fa sì che anche i 9 gol in 13 partite di Balotelli passino in secondo piano nonostante siano risultati decisivi finora nella corsa al primato del Nizza. "Mando in campo la miglior formazione possibile – ha ammesso il tecnico -. Non è giusto parlare solo di Balotelli". Parole che non sono bastate a mettere la sordina alla sensazione che Mario o si adatta alle richieste specifiche dell'allenatore ("è da inizio stagione che lo vediamo non difende abbastanza, occorre tempo…") oppure gli toccherà assistere a scelte differenti. Come nel caso specifico con Pléa (11 reti) preferito nel tridente d'attacco accanto a Eysseric e Belhanda.

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