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Fantacalcio listone, consigli per l’asta: le 10 possibili sorprese su cui puntare

L’asta di riparazione del fantacalcio si avvicina ad ampie falcate ed è il momento di mettere da parte importanti appunti per le vostre chiamate dal listone. Ci siamo concentrati sulle sorprese: elementi provenienti da tutti i reparti, accomunati dalla giovane età e caratterizzati da storie professionali diverse.
A cura di Mirko Cafaro
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La prima asta del fantacalcio si avvicina ad ampie falcate ed è il momento di mettere insieme un po' di appunti dal listone per le vostre chiamate (ecco tutti i ruoli e le quotazioni). Oggi in particolare vogliamo concentrarci sulle sorprese che la prossima serie A potrebbe regalarci. Abbiamo eletto dieci elementi provenienti da tutti i reparti, accomunati dalla giovane età e caratterizzati da storie professionali diverse.

Ci sono giocatori provenienti dalla B e che si apprestano ad affrontare per la prima volta la massima serie; stranieri provenienti da altri campionati e talenti capaci di mettersi in mostra sul finire della scorsa stagione e pronti a compiere il definitivo salto di qualità. Insomma, ce n'è per tutti i gusti. Buona lettura.

Ruiz (Napoli)

Classe '96, erede designato di Jorginho nel nuovo Napoli di Ancelotti. Rispetto all'italo-brasiliano, lo spagnolo cresciuto al Betis Siviglia possiede una struttura fisica più prestante (è alto 189 centimetri) ed è in grado di agire anche una decina di metri più avanti da trequartista. Ha chiuso l'ultima stagione con tre gol e sei assist e cominciato al meglio anche la fase del ritiro strappando applausi tra i tifosi accorsi a Dimaro.

Barrow (Atalanta)

Il talentino (classe '98), cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta, è stato definitivamente lanciato in prima squadra sul finire dello scorso anno. Uno scorcio in cui è riuscito a totalizzare 12 presenze (per 442 minuti complessivi) con tre gol e 1 assist. Bottino – a cui andrebbero aggiunti anche le 23 reti e i 7 passaggi vincenti con la Primavera – che lo fa considerare da Gasperini ormai una delle bocche da fuoco dell'attacco nerazzurro.

Audero (Sampdoria)

Italo-indonesiano, classe '97, cresciuto all'ombra della Mole e nel mito di Buffon, è reduce dalla sua prima vera stagione da professionista, in serie B a Venezia, dove non ha perso tempo. Agli ordini di Inzaghi, infatti, si è consacrato come miglior portiere della serie cadetta strappando applausi e riconoscimenti. Estremo difensore moderno, abile tra i pali, spericolato in uscita, bravo a guidare la difesa, può confermarsi anche al piano di sopra davanti agli occhi interessati della Juventus (che su di lui ha conservato la clausola di recompra).

Zajc (Empoli)

È stato uno degli alfieri della promozione dell'Empoli in serie A. Trequartista sloveno, classe '94, brevilineo, tecnico e con visione di gioco. Nell'ultima serie cadetta ha saltato una sola gara, mettendo insieme 8 gol e 14 assist. In serie A, un campionato più tecnico, può ulteriormente esaltare le sue qualità.

Stulac (Parma)

Altro talento sloveno, come Zajc, peraltro coetaneo dell'empolese e lanciato a Venezia da Inzaghi, al pari di Audero. Centrocampista con visione, taglia fisica ridotta, abile a coniugare fase di interdizione e di costruzione. Ha chiuso l'ultima serie B con 24 presenze (play off compresi) con sette gol complessivi e quattro assist. Il Parma è stato più lesto ad aggiudicarselo, battendo anche la concorrenza del Bologna del suo ex tecnico.

Lafont (Fiorentina)

Il ds Corvino ha messo a segno un altro colpo dei suoi aggiudicandosi il portiere considerato il "Donnarumma francese". Classe '99 come l'estremo difensore milanista, con lui condivide anche l'esordio precoce e le oltre 100 presenze già collezionate con il Tolosa in Ligue 1. Portiere di stazza, reattività e abilità tra i pali. È il titolare designato della Viola di Pioli che ha fiducia in lui, al punto da non aver richiesto una riserva d'esperienza alle sue spalle.

Andersen (Sampdoria)

Sul finire dello scorso anno, Giampaolo ha scelto di anticipare i tempi accelerando le operazioni di ricambio generazionale della sua retroguardia. Una difesa che, salutato Ferrari e spostato al ruolo di chioccia Silvestre, avrà proprio nel danese, classe '96, di stazza e temperamento, la sua pietra angolare. Proprio le 7 presenze, collezionate lo scorso campionato, gli hanno permesso di partire carico nel pre-campionato e di imporsi come uno dei più in palla.

Ciano (Frosinone)

Dopo una lunga gavetta, il classe '90 di Marcianise trova finalmente la serie A. Una massima categoria conquistata sul campo a suon di gol e assist con il suo Frosinone. Sono state 16 le reti e 17 i passaggi vincenti nell'ultimo torneo affrontato senza mai saltare una partita. Una doppia cifra in fatto di gol che è stata la quarta di fila, considerate anche le precedenti con Crotone (17) e Cesena (11 e 15). Giocatore tecnico e che potrebbe rappresentare una bella sorpresa anche al piano di sopra.

Vizeu (Udinese)

L'ultima scoperta dei Pozzo è un attaccante brasiliano, classe '97, di stazza e personalità. Prima punta abile a svariare su tutto il fronte d'attacco, capace di fare reparto da solo, ma anche in grado di integrarsi con una punta brevilinea al suo fianco. Prelevato a gennaio dal Flamengo, ha raggiunto i suoi compagni con sei mesi di ritardo completando una stagione in cui è andato a segno con la frequenza di un gol ogni 52 minuti. Nei piani di Velazquez dovrebbe giocare titolare con Lasagna.

Bani (Chievo)

Il suo percorso di maturazione potrebbe compiere il definitivo salto di qualità nel prossimo torneo, il secondo da titolare in serie A. Dopo le esperienze tra Lega Pro e B, con Reggiana e Pro Vercelli, il difensore classe '93 ha saputo reggere l'urto della massima serie collezionando 16 presenze, a fronte di una media vicino al 6, nonostante la stagione parecchio travagliata del Chievo.

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