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Fallimento Roma, Garcia: “Non mi dimetto”. Ma la strada è segnata

L’eliminazione subita in Coppa Italia dallo Spezia costa carissima a Rudi Garcia. La Roma non ha vinto nessuna delle ultime sette partite di gioco, il tecnico francese non pensa alle dimissioni: “Non me ne vado, resto fino alla morte”. La società intanto pensa a Spalletti o Lippi, contattato Bielsa.
A cura di Alessio Morra
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La Roma è sprofondata in un buco nero. I giallorossi dopo aver conquistato il derby l’8 novembre non sono riusciti a vincere nessuna delle ultime sette partite giocate. Dopo aver subito un tennistico 6-1 con il Barcellona, la Roma ha perso con l’Atalanta e poi ha pareggiato, giocando male, con Torino, BATE Borisov e Napoli. Garcia dopo il pareggio al San Paolo sembrava aver salvato la panchina in modo definitivo, ma oggi incredibilmente la Roma è stata eliminata ai calci di rigore dallo Spezia negli ottavi in Coppa Italia. Lo smacco per i giallorossi è clamoroso, perché arriva un eliminazione prima dei quarti che non arrivava dal 2001, perché svanisce un obiettivo stagionale e perché lo Spezia è una squadra di Serie B. Naturalmente Garcia finisce ulteriormente nella bufera, i tifosi contestano e domenica prossima contro il Genoa probabilmente il francese si gioca tutto. Al termine dell’incontro Garcia, pur naturalmente assai infastidito per il risultato e per le tensioni che si sono create, a ha detto che non pensa affatto alle dimissioni: “Dimissioni? Non me ne vado, resto fino alla morte”.

Giocatori sfiduciati – Apertamente il francese parla di fallimento e con chiarezza l’allenatore dice che alcuni calciatori hanno perso fiducia: “Questa sera era normale vincere e non lo abbiamo fatto, è un fallimento. Nel primo tempo ci è mancato un po’ di tutto. Si vede che alcuni hanno perso fiducia. Non è normale non provare a saltare l’uomo e giocare solo lateralmente o indietro. Quando si giocano con i dubbi non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo ritrovare fiducia e lo dobbiamo fare da soli. Domenica è fondamentale e penserò a come arrivare alla partita del migliore dei modi. I rigori sono una lotteria”.

Spirito da lupi – Garcia non si nasconde quando dice che la Roma deve ritrovare quel carattere che ha mostrato fino al derby: “Abbiamo perso equilibrio. Non prendiamo gol adesso, ma non segniamo più. Salah non è al 100% e Gervinho non c’è. Ci serve carattere e orgoglio e dobbiamo rimanere in piedi. Dobbiamo migliorare e ritrovare, non dobbiamo mollare. Dobbiamo ritrovare lo spirito dei lupi che avevamo al derby. Oggi non abbiamo alibi. Contro il Napoli c’era una Roma consapevole di poter essere una grande squadra ma oggi no. Questa società è importante, se lo Spezia ha preso fiducia è anche colpa nostra e questo lo devo spiegare a loro. Domani parlerò con i giocatori e li ascolterò”.

Si scalda Spalletti, contattato Bielsa – Il destino di Garcia si potrebbe decidere dopo la sfida tra Roma e Genoa. Il francese domenica prossima si gioca tutto… ammesso che ci arrivi. La società ha tracciato la strada: di ciò ne hanno parlato dopo il match con lo Spezia Sabatini, Baldissoni e il presidente Pallotta, in contatto dagli Stati Uniti. Il favorito per l’eventuale successione pare Spalletti, che nelle preferenze di Sabatini precede di poco Mazzarri, già in passato avvicinato alla panchina giallorossa. Spalletti è libero, conosce bene l’ambiente ed è stato l’ultimo a vincere un trofeo con la Roma e per questo verrebbe preferito anche ad allenatori di nome e dalla carriera migliore come Lippi e Capello. Ma nelle ultime ore è emersa anche la candidatura di Bielsa, contattato dalla dirigenza. Ore decisive, il futuro della Roma si decide adesso.

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