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Coppa Italia, clamoroso a Roma: lo Spezia elimina Rudi Garcia

Maratona all’Olimpico per la Roma di Rudi Garcia che, contro lo Spezia, ha conosciuto l’ennesima grande delusione di questa disgraziata stagione. Il tecnico francese, dopo questa sconfitta, è sempre più a rischio.
A cura di Alberto Pucci
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La Coppa Italia è diventato un obiettivo sensibile anche per Rudi Garcia. Dalle parole, però, la Roma ha fatto fatica a far seguire i fatti nei novanta minuti contro lo Spezia. Dopo aver visto cadere Palermo e Genoa e aver applaudito alla resistenza per nulla passiva di Crotone e Cagliari, contro Milan e Inter, la squadra giallorossa ha conosciuto le stesse difficoltà già incontrate dalle altre squadre di Serie A. Reduce da sei partite senza vittorie, e di fronte ad un avversario che ha vinto le ultime due in Serie B, la squadra di Rudi Garcia ha dovuto aspettare la "lotteria" dei rigori per vedere l'undici di Di Carlo vincere meritatamente e passare il turno. Ai quarti lo Spezia incontrerà l'altra sorpresa degli ottavi di finale: l'Alessandria.

Un primo tempo da noia – Dopo un quarto d'ora dove non è successo nulla di eclatante, la squadra di Rudi Garcia ci ha provato con un lancio di Salah per Dzeko anticipato, però, dall'attenta difesa avversaria. Lo Spezia, sceso in campo con buona personalità, ha controllato bene il lento gioco dei giallorossi e si è reso pericoloso al 26esimo quando Situm ha calciato verso la porta di De Sanctis, trovando Castan attento a liberare prima dell'intervento decisivo di Nenè. Poco dopo la mezz'ora un sussulto romanista: Salah ha servito Dzeko per il gol dell'1-0, giustamente annullato per fuorigioco del bosniaco. Un primo tempo che si è chiuso mestamente sul risultato di parità, nel quale non sono mancati gli immancabili fischi che hanno accompagnato la squadra di Rudi Garcia per tutti i primi 45 minuti di gioco.

La differenza di approccio ai rigori tra Roma e Spezia
La differenza di approccio ai rigori tra Roma e Spezia

Roma spuntata – Nel gelo dell'Olimpico, reso leggermente accettabile dall'arrivo di migliaia di tifosi dello Spezia, la Roma ha iniziato il secondo tempo con gli stessi difetti visti nella prima parte di gara. La manovra troppo lenta dell'undici romanista ha finito per favorire la retroguardia di Di Carlo: brava a chiudersi davanti al limite della propria area di rigore. Al quarto d'ora del secondo tempo, i pochi tifosi della Roma hanno tremato durante l'azione solitaria di Nenè cha ha "puntato" Rudiger e concluso con un tiro che ha sfiorato l'incrocio dei pali. La reazione dei capitolini è arrivata al 70esimo con un colpo di testa debole di Maicon: seconda vera conclusione dei giallorossi verso la porta di Chichizola. Dieci minuti più tardi, doppio pericolo per la difesa romanista: prima in ansia sullo sfondamento centrale di Nenè e poi in difficoltà sulla successiva conclusione di Catellani. La Roma ha tentato di rompere l'incantesimo, un attimo prima del triplice fischio finale, con un tiro di Ucan finito sui guantoni del portiere spezzino.

I calciatori della Roma poco convinti al momento dei rigori
I calciatori della Roma poco convinti al momento dei rigori

La gioia dello Spezia – I tempi supplementari si sono aperti con il tentativo finito sul fondo di Florenzi (entrato nel corso della gara, al posto di un Iturbe evanescente) e con un colpo di testa debole (e senza problemi per Chichizola) di Dzeko. Al 116esimo ultimo opportunità per Pjanic, la cui conclusione è però terminata altissima. Due supplementari che, colpa anche della stanchezza delle due squadre, non hanno fatto vedere nulla di spettacolare. Un prologo senza emozioni che si è protratto fino ai rigori decisivi. La sfida dagli undici metri ha così premiato lo Spezia di Di Carlo che ha giovato dei due incredibili errori iniziali di Pjanic e Dzeko e meritato la vittoria finale ed il relativo passaggio del turno.

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