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Fallimento Parma, inchiesta chiusa: le accuse gravissime della Procura

Concorso in bancarotta fraudolenta aggravata, accesso abusivo al credito, truffa, bancarotta documentale sono questi i reati che vedono tra gli indagati l’ex presidente, Ghirardi, l’ex ad, Leonardi e altre 25 persone.
A cura di Redazione Sport
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Concorso in bancarotta fraudolenta aggravata, accesso abusivo al credito, truffa, bancarotta documentale: sono questi i reati sotto la lente della Procura di Parma nell'ambito dell'inchiesta a carico di 25 persone scaturita dal fallimento del Parma calcio nel marzo del 2015. La squadra portò a termine il campionato di Serie A poi si dissolse e fu costretta a ripartire dai Dilettanti fino a tornare in Serie B e a lottare per i playoff. Di quella società che visse una lunga agonia sono rimaste solo le carte in tribunale, materiale sufficiente perché gli inquirenti prefigurassero – tra le altre accuse ipotizzate – anche falsificazioni nel rendiconto contabile dei bilanci compresi tra il 2010 e il 2014 e relativo a operazioni di calciomercato. Dossier chiuso da parte della Procura, l'atto è in notifica agli indagati tra cui l'ex presidente, Tommaso Ghirardi, e l'ex amministratore delegato, Pietro Leonardi.

La tesi della Procura. Le omissioni e le falle nella gestione amministrativa avrebbero creato plusvalenze iscritte a bilancio per 18 milioni nel bilancio 2010, 12 nel 2011, 24 nel 2012, 16 nel 2013, 19 nel 2014. Soldi fittizi e operazioni contabili illecite avrebbero fatto il paio – secondo l'ipotesi avanzata dagli inquirenti – con il depauperamento della rosa e delle risorse patrimoniali: la cessione di Parolo alla Lazio (4.5 milioni) a un prezzo di mercato inferiore rispetto alla quotazione corrente (6.5/8 milioni) e quella di Paletta al Milan per 1 milione, a fronte di una valutazione di almeno 8.5 milioni. Tra le contestazioni ce n'è un'altra altrettanto grave: in base alle deduzioni della Procura, l'ex presidente Ghirardi, l'ex ad Leonardi e altri 6 indagati avrebbero distratto beni, al termine della stagione calcistica 2012-2013, attraverso la cessione del marchio Parma Fc alla società Parma Fc Brand Srl e impoverendo l'asset patrimoniale della società.

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