Fair play finanziario, Roma e Inter convocate dalla UEFA
La UEFA ha aperto una procedura d'indagine su sette club europei, tra cui Roma ed Inter, per il non-rispetto delle regole del fair play finanziaro. Le altre cinque società coinvolte sono il Basilea, il Krasnodar, il Liverpool, il Monaco e lo Sporting Lisbona: le indagini della federazione continentale riguardano l'ultimo triennio, durante il quale pare che i sette club abbiano speso più di quanto potessero in proporzione ai ricavi. Stando alle stime riportate dalla Gazzetta dello Sport, il passivo dell'Inter sarebbe di circa 180 milioni di euro, mentre quello della Roma si assesterebbe attorno ai 100 milioni tondi.
Quest'oggi si è già presentata la Roma, domani toccherà all'Inter: appuntamento a Nyon con i commissari UEFA. I giallorossi hanno mandato un tridente "d'attacco": il presidente Pallotta ed i dirigenti Zanzi e Baldissoni. "L'incontro è stato molto positivo", ha fatto sapere la Roma, "è stata rinnovata la collaborazione con l'Uefa e naturalmente questo sarà l'inizio di un processo che porterà a nuovi step". Domani toccherà invece ai nerazzurri. "Giusto fare chiarezza, il fair play finanziario obbliga i club ad avere bilanci in ordine e ridurre le perdite", ha detto Marco Fassone, direttore generale dell'Inter, "noi purtroppo siamo tra quei club che negli scorsi tre anni non sono riusciti a rientrare in questi parametri. Domani incontreremo la commissione inquirente, non quella giudicante, che raccoglierà il nostro dossier. Le conclusioni arriveranno presumibilmente la prossima primavera".
La UEFA seguirà un iter ben preciso: colloqui con i singoli club, studio della documentazione contabile prodotta, quindi nuovo incontro con le società (presumibilmente tra un mese), e dunque proposta di patteggiamento presentando le possibili sanzioni. In caso di accordo, infatti, nessuna passerà davanti alla disciplinare. Le sanzioni, comunque, non sono terribilissime: possibili trattenute sui premi UEFA, riduzione della rosa, limite al calciomercato in entrata. Sanzione che, comunque, scatteranno nella prossima stagione. Ne sanno qualcosa PSG e City, multati di 60 milioni di euro e con il limite di soli 21 giocatori (e non 25) da iscrivere nella rosa delle coppe europee.