Fair play finanziario, la Liga denuncia Psg e City all’Uefa: “Basta con gli aiuti di Stato”
La sessione di calciomercato più pazza e imprevedibile della storia ha fatto vacillare la credibilità del Fair play finanziario. L'affare Neymar e poi quello per Mbappé hanno dimostrato, come sia possibile aggirare i vincoli imposti dall'Uefa per piazzare colpi capaci di riscrivere la storia delle trattative. Se il massimo organo calcistico continentale ha però deciso di aprire un'indagine sul mercato del Psg, in merito alla "conformità di bilancio" dei transalpini, c'è chi chiede chiarimenti anche sulle operazioni di un'altra società, il Manchester City. La Liga infatti attraverso i suoi portavoce ha chiesto all'Uefa di aprire procedure sul mercato del club inglese, per capire se sia stato rispettato o meno il Fair play finanziario.
La Liga denuncia Psg e City all'Uefa
In Spagna dunque vogliono vederci chiaro. Dopo la richiesta d'indagini sul Psg, assecondata dall'Uefa, ecco che la Liga chiede chiarezza anche sul Manchester City. E' stato proprio il presidente della massima Lega calcistica spagnola che ha dichiarato senza troppi giri di parole che le due società nel mirino possono contare su "aiuti di Stato che falsano i tornei europei e creano una spirale inflattiva che sta danneggiando irreparabilmente il calcio".
Quanto ha speso il Manchester City sul calciomercato
Se il Psg con l'affare Neymar e quello Mbappé ha speso praticamente 400 milioni (anche se il francese è arrivato in prestito, con i 180 milioni dell'obbligo di riscatto che saranno concreti nella prossima estate), il Manchester City si è confermato il club paperone della Premier. 240 i milioni investiti dal club di Guardiola in acquisti. I Citizens sono la squadra che ha speso di più nella Premier che si è confermata il campionato più spendaccione sul mercato per il 6° anno consecutivo, con il record di 1.53 miliardi investiti.
Chi è il proprietario del City
Se il Psg appartiene all'emiro del Qatar, il City è di Mansur bin Zayd Al Nahyan, sceicco di Abu Dhabi. Ecco allora che anche nel caso del club inglese, si possono sfruttare diverse procedure per aggirare i vincoli del FPF, come accaduto nel caso di Neymar. Il brasiliano è stato infatti pagato dal Qatar 300 milioni di euro come testimonial per i Mondiali, ed è stato lo stesso calciatore a risolvere dunque la clausola rescissoria con il Barcellona, arrivando al Psg formalmente a zero.
L'indagine dell'Uefa sul Psg
Il massimo organo calcistico continentale sul suo sito, ha formalizzato pochi giorni fa, l'apertura di un'indagine sul Psg attraverso una nota divulgata sul proprio sito ufficiale: "La Camera d'investigazione dell'Organismo di Controllo Finanziario UEFA ha aperto un'inchiesta formale sul Paris Saint Germain, nell'ambito del monitoraggio continuo dei club in base ai regolamenti finanziari del Fair Play Finanziario. L'inchiesta sarà incentrata sulla conformità del pareggio di bilancio". E chissà che presto anche il Manchester City non finisca nel mirino dell'Uefa.
Cosa rischiano i club
Ovviamente è ancora presto per pensare ad eventuali sanzioni per il Psg, così come prevedere l'entità delle stesse. Le possibilità però in caso di procedure illegali del club vanno dal semplice avvertimento o richiamo formale, passando per la multa, e la decurtazione di punti, senza escludere il divieto di iscrizione di nuovi giocatori per una competizione Uefa, o la limitazione alla rosa dei giocatori per le competizioni Uefa. Le più pesanti potrebbero essere la squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future competizioni o la revoca di un titolo oppure di un premio già conquistato.