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Expected goals Serie A: Napoli e Juve oltre le attese, Roma ‘al palo’. Sassuolo sciupone

Mettendo a confronto i gol fatti e il quoziente su base statistica dei gol attesi abbiamo calcolato chi in queste prime 7 giornate di campionato ha segnato più o meno rispetto alle aspettative. Delle big solo il Milan ha un bilancio pari: partenopei e bianconeri guidano la classifica, davanti a Lazio, Torino e Inter. Per la Roma bilancio positivo condizionato però dai tantissimi legni colpiti. Concretizzano molto meno di quanto dovrebbero invece Sassuolo, Benevento, Cagliari e Verona.
A cura di Michele Mazzeo
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Esiste un metodo su base statistica che serve per calcolare il numero di gol attesi di una squadra, il cosiddetto quoziente di “expected goals” che, mettendo in relazione tra loro i tiri in porta fatti, la posizione del calciatore che effettua la conclusione, il tipo di conclusione (di piede, di testa, in perfetto equilibrio, uscendo da un dribbling,ecc…), la precisone dell’assist ricevuto e tanti altri fattori, determina quanti reti avrebbe dovuto in realtà segnare la compagine in questione. Semplicemente calcolando la differenza tra gol segnati e gol attesi si può quindi di valutare il livello di performance offensiva della squadra in questione determinando se sta andando oltre le aspettative (over-performing) oppure sta viaggiando al di sotto delle aspettative (under-performing).  Detto ciò, andiamo a vedere qual è la situazione in Serie A dopo le prime 7 giornate di campionato.

Serie A: più gol rispetto alle attese

Secondo gli expected goals calcolati da Opta in queste prime 69 partite di campionato si sarebbero dovute segnare 182 reti, mentre in realtà ne sono già state messe a referto ben 199. Sono dunque state registrate più marcature di quelle attese. Ma non è questo il dato più interessante di questo raffronto. Infatti, a stupire è soprattutto la distribuzione di queste segnature che corrisponde alle aspettative solamente per 5 squadre (Spal, Atalanta, Bologna, Milan e Crotone) che hanno fin qui un bilancio quasi pari (cioè compreso tra il -1 gol e il +1 gol di differenza).

Un Napoli al di là delle attese

Ci sono poi quattro compagini su tutte che sono andate di molto sopra le aspettative. Su tutti il Napoli di Maurizio Sarri che nel suo cammino fin qui perfetto ha già raggiunto quota 25 gol fatti nelle prime 7 gare di campionato. Gli expected goals dei partenopei calcolati su base statistica sono però 16,57 con una differenza che si attesta quindi a 8,43 reti. A fare la differenza ovviamente sono sia le giocate dei grandi campioni (si pensi al gol di Dries Mertens con la Lazio) che il quoziente valuta come improbabili, se non impossibili, e anche gli errori degli avversari (è il caso dell’autogol di Souprayen in occasione di Verona-Napoli della prima giornata) anche questi dal basso coefficiente nel calcolo statistico.

Le prodezze di Dybala spingono la Juve

Stesso discorso può essere fatto anche per la Juventus di Massimiliano Allegri che con i 20 gol fin qui realizzati è andata oltre le aspettative di 8,22 reti avendo infatti un bottino atteso di 11,78 segnature. Il motivo dell’ampia difformità va ricercato in alcune prodezze di Paulo Dybala ad alto livello di difficoltà e ad alcuni “errori gratuiti” di cui ha usufruito, come nel caso dell’errore di Berisha sul gol di Bernardeschi nell’ultimo turno di campionato.

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Saldo positivo con vista Europa: Lazio e Torino

Saldo positivo con larga differenza tra gol fatti ed expected goals anche per la Lazio di Simone Inzaghi (+6,07) e il Torino di Sinisa Mihajlovic (+5,02). Sbalorditivo il dato atteso per i granata secondo il quale dovrebbero aver avuto più o meno lo stesso bottino di marcature (quasi 7 reti) di Verona, Genoa e Benevento, che al momento occupano la zona retrocessione in Serie A, mentre il Toro è in quella che consente l’accesso all’Europa League.

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L’Inter c’è. La Roma ferma ‘al palo’

Oltre le aspettative, ma in modo nettamente minore rispetto alle altre squadre di alta classifica, anche la produzione offensiva dell’Inter di Luciano Spalletti (+2,68) e della Roma di Eusebio Di Francesco (+2,52). Va detto però che il dato dei giallorossi è sicuramente influenzato dall’impressionante numero di legni colpiti in questo avvio di campionato (7 tra pali e traverse). Segno più anche per Fiorentina (+1,93), Chievo (+1,76) e Udinese (+1,33).

Le squadre con più legni colpiti nella Serie A 2017 - 2018 (fonte WhoScored.com)
Le squadre con più legni colpiti nella Serie A 2017 – 2018 (fonte WhoScored.com)

Sotto le aspettative: nessuno come il Sassuolo

E adesso passiamo invece a quelle squadre che secondo il quoziente di expected goals avrebbero dovuto segnare di più rispetto a quanto fatto finora. La compagine con la performance peggiore e con il saldo negativo più vistoso è il Sassuolo di Christian Bucchi. I neroverdi infatti secondo le aspettative avrebbero dovuto avere un bottino di circa 9 reti siglate che, se rapportate alle 4 in realtà messe a segno, portano il saldo a -4,87. Questo è frutto anche del primo rigore sbagliato da Matri contro il Cagliari, ma non solo: a contribuire è soprattutto la scarsa precisione degli attaccanti neroverdi (su 27 tiri effettuati da dentro l’area di rigore solo 4 reti di cui due dal dischetto).

Tutti i tiri del Sassuolo nelle 7 partite di Serie A 2017 - 2018 (fonte Squawka.com)
Tutti i tiri del Sassuolo nelle 7 partite di Serie A 2017 – 2018 (fonte Squawka.com)

Benevento e Cagliari: quante occasioni mancate!

Nella stessa situazione il Benevento di Marco Baroni che ha fin messo a segno solo 2 marcature nelle prime 7 giornate di Serie A contro un risultato atteso di quasi 7 segnature che portano così il saldo a -4,77. Per i sanniti oltre a quanto già detto per il Sassuolo si aggiungono anche i tre legni colpiti che inevitabilmente incidono molto nel gap tra quanto realizzato e quanto invece avrebbero dovuto fare in termini di produzione offensiva. Under perfoming anche il Cagliari di Massimo Rastelli che ha segnato 4,32 gol in meno rispetto a quanto avrebbe dovuto secondo l’algoritmo su base statistica. Per i sardi ad influenzare il risultato c’è soprattutto il basso numero di centri (4 di cui uno su rigore) nonostante le 51 occasioni create. Bilancio negativo anche per il Verona (-3,92), la Sampdoria (-1,72) e il Genoa (-1,26).

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