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Ex arbitro guardone, filmava colleghe sotto la doccia. Rischia accusa di violenza sessuale

Un ex arbitro è finito nei guai a Castellammare di Stabia per aver filmato di nascosto negli spogliatoi colleghe durante la doccia. Una delle giovani aspiranti direttrici di gara però si è accorta della presenza del cellulare in modalità play, pronto a registrare video. L’uomo che ha perso il tesserino, rischia anche accusa di violenza sessuale.
A cura di Marco Beltrami
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Filmava di nascosto colleghe sotto la doccia negli spogliatoi, dopo allenamenti e partite. E' questa l'accusa per un ex arbitro che è finito nei guai a Castellammare per una vicenda che è venuta alla luce grazie alla denuncia presentata da cinque ragazze. L'uomo grazie ad un cellulare avrebbe ripreso le aspiranti direttrici di gara, in diverse occasioni, anche se alla fine qualcosa è andato storto. Una delle ragazze si è accorta dell'apparecchio acceso e in fase di registrazione e insieme alle colleghe ha denunciato l'ex fischietto. Quest'ultimo ora rischia anche l'accusa di violenza sessuale.

Foto Twitter
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Ex arbitro filmava di nascosto colleghe sotto la doccia negli spogliatoi

Secondo quanto riportato dal quotidiano Metropolis, a denunciare il tutto sono state cinque ragazze di età compresa tra i 18 e i 20 anni. Queste ultime venivano accompagnate dall'ormai ex arbitro in occasioni di allenamenti e partite. Qualcosa però è andato storto visto che una delle ragazze si è accorta della presenza di un cellulare in modalità play, che registrava il tutto. Ecco allora la denuncia alle autorità componenti dell'uomo, con la scoperta di altri casi simili, almeno 4, inerenti ad altre vittime.

L'ex direttore di gara rischia accusa di violenza sessuale

Il processo sportivo nei confronti dell'arbitro si è concluso con il ritiro della tessera e dunque la conclusione della sua avventura sui campi di calcio. Ben più grave però rischia di rivelarsi per lui l'inchiesta giudiziaria per molestie, con gli investigatori, che stanno indagando: oltre al cellulare, si stanno analizzando anche gli altri dispositivi dell'uomo per capire se le immagini registrate di nascosto siano state pubblicate sul web, o messe in circolazione in chat. Sul suo capo pesa anche l'accusa di violenza sessuale.

Trauma per le vittime alle prese con un percorso di recupero

Nel frattempo le 5 vittime sono alle prese anche con un percorso di recupero da quello che è stato un vero e proprio trauma. A tal proposito le stesse di sono rivolte al Centro Antiviolenza stabiese, che le sta seguendo sia dal punto di vista psicologico che legale. Queste le parole dell'avvocato Libera Cesino che sta seguendo il loro caso: "I fatti che emergono sono gravi. e le ragazze hanno avuto anche bisogno di un sostegno per superare il trauma".

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