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Europa League, Juventus-Fiorentina chi perde è perduto

Conte punterà sulla coppia offensiva Llorente-Giovinco. Pirlo in cabina di regia, riposo per Pogba non per Vidal. Montella si gioca la carta dell’ex con Matri dal primo minuto e Gomez in panchina.
A cura di Alessio Pediglieri
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"Buona la Fiorentina a pranzo. Ci rivediamo fra quattro giorni, per cena". Basterebbero queste poche parole apparse sui social network per descrivere il clima della vigilia di Juventus-Fiorentina di questa sera, valida per la sfida d'andata degli ottavi di finale di Europa League. A scrivere la livida frase è stata la società bianconera, forse mancando di sensibilità ma di certo con un'ironia che in un altro Paese sarebbe stata colta e accettata come tale, all'indomani della vittoria di misura in campionato che ha in pratica blindato il terzo tricolore consecutivo dei campioni d'Italia in carica. Che adesso proveranno a ripetersi anche in Coppa, volendo raggiungere la finalissima che si disputerà a Torino, risarcimento minimo per dimenticare la delusione subita in Champions League. Ma di fronte ci sarà una Fiorentina a dir poco motivata. Per i viola in campionato ci si sfida solamente per il quarto/quinto posto, ci sono le speranze di imporsi in Coppa Italia ma il vero traguardo è continuare il cammino in Eruopa League, unico torneo che potrebbe sancire a livello internazionale la qualità della squadra di Montella.

L'occasione giusta per cancellare Istanbul –  Antonio Conte ha giocato in maschera nella conferenza del prepartita sottolineando che la Juventus non giocherà la gara della vita, avendo già in vista il prestigioso traguardo stagionale del tricolore. La Coppa sarebbe un di più. Falso, ovviamente, giusto per dare gli onori e gli oneri della vigilia tutti alla Fiorentina quale favorita nel doppio confronto perchè per i Viola sarà essenziale qualificarsi e continuare a sperare. Ma la Juventus anela all'Eruopa League come e più dei gigliati. Da cancellare c'è l'umiliazione in Champions ancora mal digerita da Conte che al di là della sconfitta di Istanbul ha sempre sottolineato essere stata causata dall'approccio sbagliato dei propri giocatori. Una macchia che verrebbe cancellata unicamente da una cavalcata senza sbavature fino alla finalissima di Torino, in una cornice che – in caso di successo – sarebbe perfetta per ripartire.

Trionfare in Europa per il rilancio definitivo – La ribalta europea è sempre stato il tallone d'Achille dei bianconeri. In Champions da due stagioni arrivano solamente delusioni e in Europa i bianconeri hanno sempre faticato a imporsi e dimostrare le proprie qualità. Al di là della straordinaria stagione in Serie A, sintomatica è stata ad esempio l'astinenza da gol di Carlos Tevez in Coppa. L'argentino non si è sbloccato, nemmeno quando la squadra aveva assoluta necessità del suo apporto offensivo che non è mai mancato invece in campionato dove, non a caso, è capocannoniere. Anche per l'Apache dunque, la sfida con la Viola sarà ulteriore occasione per ritornare a segnare in Europa: il problema al tendine d'Achille ha costretto Conte a non convocarlo per il match d'andata, ma al Franchi ci sarà. Per la società bianconera il palcoscenico continentale servirà anche e soprattutto in vista della prossima campagna di mercato. Dal lato ‘cessioni' le valutazioni di Vidal e Pogba, divverrebbero "priceless" anche per i tanti estimatori inglesi attorno al cileno e al francese, ma si rivaluterebbero anche i vari Quagliarella, Vucinic, Giovinco che oggi sono sì sul piede di partenza ma ancora poco ambiti a livello internazionale. E sul piano degli ‘acquisti', una società vincente in Europa League avrebbe maggior appeal per quei campioni che la Juve sta cercando da sempre, puntando al prestigio e provando ad abbassare le pretese economiche.

Una Coppa su misura per i viola – La Fiorentina punterà tutto sulla doppia sfida con i bianconeri. L'Europa chiama e la Viola non può permettersi di non rispondere. Dopo la delusione-beffa dello scorso anno con il Milan che scippò la Champions all'ultima giornata, i gigliati si sono visti relegare nella seconda competizione europea che ad inizio stagione sembrava anche star stretta alle ambizioni dei Della Valle. Invece, cammin facendo, anche Montella si è reso conto che proprio l'Europa League è il torneo perfetto per poter costruire qualcosa di importante. Dopo l'apprendistato della passata edizione, la Fiorentina non a caso a dominato il proprio girone iniziale e superato i 16mi ad occhi chiusi. Non può essere considerato un caso scontato se nel frattempo Udinese e Lazio ci hanno lasciato le penne. Significa che la Viola, vista anche la classifica, ha deciso di giocarsi il tutto per tutto e trovarsi oggi di fronte la Juventus è semplicemente uno stimolo in più: qualificarsi significherebbe essere pronti per la finale.

In attesa del Franchi: incubo per i bianconeri – La struttura messa in piedi dai Della Valle, al netto degli infortuni, è di matrice continentale: Cuadrado, Vargas, Borja Valero, Pepito Rossi, Mario Gomez, Matri sono tutti giocatori che poco e nulla hanno da invidiare ad altre compagini impegnate in Europa. Montella sa perfettamente che questa sarà l'occasione della vita per poter poi chiedere ancora un successivo sforzo alla proprietà per investire in qualcosa che possa diventare duraturi. E vincente. E' vero, tra Juve e Fiorentina chi ha più da perdere apparentemente sono proprio i viola ma se allo JStadium sarà davvero complicato fare risultato e bisognerà più a pensare di non compromettere da subito la qualificazione, al Franchi la musica cambierà. Non a caso, ancor oggi, l'incubo bianconero è proprio quel 4-2 rimediato in toscana in campionato. Certo, allora c'era Pepito. Oggi, però, ci potrebbe essere Mario Gomez.

Probabili formazioni
Juventus
 (3-5-2): Buffon, Caceres, Bonucci, Chiellini, Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Giovinco, Llorente. All. Conte
Fiorentina (3-5-2): Neto, Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Cuadrado, Mati Fernandez, Pizarro, Borja Valero, Pasqual, Matri, Matos. All Montella

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