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Che Lazio in Europa League: Pioli con un uomo in meno abbatte il Rosenborg

I biancocelesti tornano a vincere, dopo la sconfitta di Reggio Emilia. In dieci per l’espulsione iniziale di Mauricio, la squadra di Pioli ha saputo tener testa ai norvegesi e portare a casa un risultato fondamentale. Di Matri, Felipe Anderson e Candreva i gol del match. L’ex attaccante di Juve e Milan, migliore in campo con una rete e due assist decisivi.
A cura di Alberto Pucci
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L'avvio del match all'Olimpico ha regalato subito emozioni con la Lazio che ha rischiato di trovare il gol dopo soli tre minuti di gioco. Sugli sviluppi del primo calcio d'angolo, i biancocelesti hanno colpito due pali: il primo con un colpo di testa di Hoedt, il secondo con Mauri che si è ritrovato il pallone tra i piedi, dopo la deviazione del legno della porta avversaria. Uno shock per i norvegesi che, sul ribaltamento di fronte, hanno subito risposto con un'offensiva che ha portato Mauricio ad abbattere al limite dell'area (e da ultimo uomo), l'attaccante del Rosenborg Skjelvik. Per l'arbitro Pawel Gil non c'è stato alcun dubbio: rosso diretto per il difensore e Lazio in dieci uomini dopo sei minuti.

Dopo l'espulsione del suo difensore, Pioli è corso ai ripari richiamando Onazi e inserendo Gentiletti. Grazie alla superiorità numerica, il Rosenborg ha preso il controllo della partita lasciando ai padroni di casa l'arma delle ripartenze: opzione tutt'altro che sfavorevole per due "velocisti" come Candreva e Felipe Anderson. Al 22esimo proprio Antonio Candreva ci ha provato con un tiro innocuo e terminato sul fondo. Preso possesso del match, il Rosenborg è andato vicino al vantaggio: sul corner di Dorsin, Bjørdal ha svettato in area biancoceleste tutto solo, colpendo di testa il pallone ma mandandolo incredibilmente fuori.

Sventato il pericolo, la Lazio è passata inaspettatamente in vantaggio con Alessandro Matri. Merito di Candreva, che ha innescato l’ex attaccante di Juve e Milan con una gran palla in verticale che ha premiato il taglio perfetto del giocatore lodigiano. Destro chirurgico di Matri e rete dell'1-0. Una gioia incontenibile per il biancoceleste, che non trovava il gol in Europa dal lontano febbraio 2014 (in Esbjerg-Fiorentina).

Rosenborg ferito, ma per nulla sconfitto. Alla mezz'ora splendido lancio per Skjelvic che ha controllato e calciato verso Berisha. Decisivo l'intervento del portiere albanese, che ha deviato la conclusione sul palo. Al minuto numero 36, altro grande spavento per la difesa laziale. Cross dalla destra di Selnæs e stacco imperioso di Søderlund, con palla che è andata a toccare il palo sinistro della porta di Berisha. Il secondo legno colpito dai norvegesi, ha mandato in archivio un primo tempo divertente e appassionante.

https://www.youtube.com/watch?v=jL0PUn_gJTM

Chiuso il primo tempo in vantaggio, grazie al gol di Matri, la Lazio è tornata in campo con gli stessi effettivi. Nulla è cambiato nei primi minuti della ripresa, con i romani che hanno dovuto subire le offensive del club di Trondheim: pericoloso prima con Midtsjø e poi con Søderlund, con due conclusioni dalla distanza. Come nella prima parte di gioco, però, Lazio ha trovato ancora la via del gol nel suo momento di maggior difficoltà. Al 54esimo lancio in verticale per Matri, che ha servito centralmente Felipe Anderson. Il brasiliano ha mirato l'angolo lontano e trovato il raddoppio.

https://www.youtube.com/watch?v=G486A4pQP_E

Al ventesimo gli ospiti si sono affacciati timidamente nell'area di rigore capitolina con un calcio piazzato dalla destra, con parabola troppo lunga per gli avanti norvegesi. Nonostante il secondo gol laziale abbia un po' spento l'ardore del Rosenborg, pochi minuti dopo i bianconeri hanno riaperto la contesa. L’azione è nata dalla sinistra, da dove è partito un cross con il contagiri per Søderlund che, solo tra due difensori, ha battuto di testa Berisha. Dopo la rete norvegese, la Lazio ha rischiato di prendere anche il gol del pareggio. L’uomo più pericoloso è stato ancora una volta Søderlund che ha staccato in area laziale, questa volta senza trovare la porta.

Complice la stanchezza e l'uomo in meno, l’undici di Pioli ha sofferto per diversi minuti, fino a trovare un calcio di rigore a dodici minuti dal termine. Sull'assist di Matri, Lulic è stato steso in area avversaria e dal dischetto, dopo una prima respinta del portiere, è stato Candreva a riportare avanti di due lunghezze i biancocelesti. Il forcing finale del Rosenborg ha prodotto ben poco (solo un tiro dal limite di Midtsjø, terminato vicino all'incrocio dei pali) e accompagnato la partita fino al novantatreesimo, quando Berisha ha regalato l’ultima emozione parando un rigore a Søderlund.

Grazie a questo successo, ottenuto in dieci uomini per tutta la partita, la Lazio consolida il primato in classifica e vede la qualificazione. Chi cercava risposte e conferme, sarà rimasto soddisfatto. Pioli in testa. La Lazio c’è, e la vittoria di questa sera testimonia che la sconfitta con il Sassuolo è stata solo un passo falso ed è ormai un ricordo lontano.

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