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Euro 2016, ancora tafferugli e scontri a Marsiglia: un inglese in fin di vita

Anche oggi si sono protratti gli scontri in città. Ai tifosi inglesi e alle bande di gruppi francesi si sono aggiunti anche i russi arrivati per assistere al match di questa sera. Il bilancio è sempre più grave; tifoso inglese in fin di vita, un russo ricoverato d’urgenza. 13 arresti (7 inglesi, 6 russi), i feriti sono più di 30.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ancora la piaga degli hooligans ha costretto la Francia a fare i conti con ore di violenza e teppismo in attesa di vedere scendere in campo a Marsiglia la nazionale inglese impegnata contro la Russia. Un protrarsi di tafferugli tra i tifosi anglosassoni, bande locali e le forze di polizia che ha visto vere e proprie scene di guerriglia urbana anche nella giornata odierna dopo i disordini avvenuti anche ieri. A partecipare agli scontri si sono aggiunti anche tifosi della Russia, complice il troppo alcool e la voglia di non tirarsi indietro davanti all'occasione di alzare le mani. La città francese è stata letteralmente invasa da tifosi inglesi e russi, circa centomila. A fine giornata un tifoso inglese è rimasto in fin di vita, lotta tra la vita e la morte mentre altri sono stati medicati e altri ancora arrestati.

Oltre 30 feriti, la condanna dell'Uefa

Il bilancio si aggrava di ora in ora. Mentre Inghilterra e Russia si confrontavano sull'erba del Velodrome pareggiando 1-1, la conta dei feriti è salita a 31 unità. Sempre gravissime le condizioni di un tifoso inglese. Moltissimi anche gli arresti effettuati dalle forze dell'ordine francesi: 7 inglesi e 6 russi sono tutt'ora in stato di fermo in attesa di essere identificati ed espulsi. Intanto la Uefa dal canto suo, ha ovviamente condannato quanto accaduto: "La UEFA condanna fermamente gli incidenti di Marsiglia. Le persone che praticano tali atti di violenza non hanno posto nel mondo del calcio".

Scontri anche dentro lo stadio

Gli scontri tra le due tifoserie sono continuate anche all'interno dello stadio non appena è stato fischiata la fine del match. Durante la partita son ostati lanciati ripetuti bengala dai due schieramenti verso la fazione opposta. Poi, a partita conclusa ancora scontri corpo a corpo con i tifosi russi che hanno provato a regolare i conti al Velodrome, rischiando la tragedia al momento del contatto con la zona occupata dalla tifoseria morigerata inglese, dove c'erano decine di famiglie per assistere al match. Adesso le forze dell'ordine si preparano ad una notte lunghissima per cercare di mantenere in ordine ciò che resta di una città devastata da due giorni di ordinaria follia da hooligans.

La cronaca di un giorno di follia

L'allerta è massima e all'avvicinarsi del match le forze di polizia sono dovute intervenire in modo massiccio per limitare i disordini che russi e soprattutto inglesi hanno scatenato tra le vie di Marsiglia. La città è sotto assedio, invasa dai tifosi che già dalle prime ore della mattinata iniziano a bere abbondantemente nei bar dove non vige il divieto di alcool perché lontani dalla zona dello stadio. Il caldo, la noia e soprattutto l'alcool accendono la miccia dei più facinorosi che scaldano subito l'ambiente cercando lo scontro con la polizia.

A metà pomeriggio, la zona del Vieux Port si riempe all'inverosimile e gli scontri iniziano a divampare. Inglesi contro russi, francesi contro inglesi e russi: è guerra urbana. Tutti contro tutti, senza un reale motivo, la partita e il calcio è semplicemente un pretesto. Ci si picchia in terribili corpo a corpo, uomo contro uomo, gruppi contro gruppi, in un tafferuglio urbano in cui nessuno si tira indietro.

Con la memoria si ritorna indietro di almeno 15 anni, all'edizione del 2000, quando gli hooligans inglesi devastarono Charleroi. Oggi tocca a Marsiglia ed il bilancio è devastante. La polizia ha sparato lacrimogeni e spray urticanti, picchia ad alzo zero coi manganelli, effettuato cariche continue. A un tifoso inglese è stato praticato un massaggio cardiaco, è arrivata l’ambulanza e l’ha condotto all’ospedale, dove è stato rianimato. Un russo è ancora grave, un inglese, rimasto ferito, è addirittura in fin di vita: il bilancio ha certificato in tutto oltre 30 feriti e 13 arresti.

Tutto ciò si sarebbe potuto evitare, bastava non organizzare una partita simile, ad altissimo rischio, in una città come Marsiglia, già in passato teatro di scontri coi tifosi inglesi. Il copione s'è ripetuto nella notte e poi a Nizza, laddove tifosi dell'Irlanda e della Polonia si sono dati la caccia per le strade del centro

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