video suggerito
video suggerito

Euro 2016, follia in Montenegro: fumogeno colpisce portiere russo

Durante il primo minuto di gioco a Podgorica, dalla curva dei tifosi del Montenegro è volato di tutto. A farne le spese il portiere di Fabio Capello, Igor Akinfeev, colpito alla spalla da un fumogeno e portato fuori in barella. L’arbitro tedesco ha sospeso e fatto ripartire la partita dopo circa mezz’ora. Al 67esimo, però, si è arreso definitivamente al nuovo lancio di oggetti in campo.
A cura di Alberto Pucci
945 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

A pochi giorni dalle parole di Michel Platini, che aveva evidenziato l'escalation di violenza in alcuni stadi europei, il match tra Montenegro e Russia è stato "macchiato" dall'ennesimo episodio incivile di parte della tifoseria locale. Dopo neanche un minuto di gioco (18 secondi, per la precisione), il portiere russo Igor Akinfeev è stato, infatti, colpito alla spalla da un fumogeno lanciato dalla curva dei tifosi montenegrini. Un episodio che ha ricordato da vicino la triste serata di San Siro dell'aprile del 2005 quando, nei quarti di Champions League, i tifosi dell'Inter centrarono in pieno (sempre con un fumogeno) l'allora portiere rossonero Nelson Dida. Un gesto che costò la sconfitta a tavolino per i nerazzurri e la conseguente qualificazione alla semifinale dei cugini milanisti. Così come successe a Milano, anche a Podgorica è piovuto in campo di tutto. Dopo la sospensione del match e l'uscita dal campo, in barella, del portiere di Fabio Capello (che è stato portato in ospedale), l'arbitro del match ha mandato tutti negli spogliatoi dando il via ufficiale al lancio di petardi ed altri fumogeni dalla stessa curva dal quale era partito quello che ha colpito Akinfeev. La partita è ripresa solo dopo diversi minuti.

Le conseguenze del gesto – Entrambe appaiate a quota sei punti, nel raggruppamento dominato dall'Austria, la sfida del "Gradski Stadion" aveva un'importanza particolare per la squadra di casa e per il deludente undici di Fabio Capello. Il cammino vero Euro 2016, reso difficile dalla concorrenza anche della Svezia di Zlatan Ibrahimovic, rischia ora di farsi più difficile per il Montenegro di Mirko Vucinic. Il gesto dei tifosi montenegrini, che ha costretto il fischietto tedesco Deniz Aytekin ad aspettare più di mezz'ora per far rientrare in campo le squadre e far ripartire il gioco, potrebbe portare a sanzioni pesanti da parte dell'Uefa: pene severe, richieste anche dal neo eletto Platini durante il suo discorso davanti ai suoi elettori. Il match è proseguito regolarmente fino al 67esimo quando, dopo un rigore sbagliato dalla Russia, i tifosi del Montenegro hanno ricominciato a lanciare di tutto in campo obbligando il direttore di gara a sospendere definitivamente la sfida.

945 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views