Euro 2016, Antonio Conte: “Al Belgio ruberei mezza squadra”
Dopo aver studiato l'inglese, Antonio Conte ripassa la lezione sul Belgio a più di sei mesi dagli Europei di calcio. Il prossimo 13 giugno a Lione, gli Azzurri affronteranno proprio la squadra di Marc Wilmots in quella che sarà la prima partita italiana del gruppo E. Una sfida per nulla facile per Buffon e compagni che, dopo aver perso nella recente amichevole, proveranno a rifarsi contro la squadra numero uno nel ranking Fifa. I due commissari tecnici hanno giocato in anticipo il match in occasione della consegna dei "Globe Awards" di Dubai. Dopo le parole di elogio del collega belga ("All'Italia toglierei Verratti e i difensori della Juventus, perchè sono loro il punto di forza di una squadra temibile"), il ct azzurro ha risposto elogiando il collettivo nerogiallorosso: "Sono primi nel ranking non a caso – ha dichiarato l'allenatore salentino – E' difficile trovare un punto di forza nel Belgio, sono tutti bravi. E' il risultato di un lavoro che dura da anni".
Un'intera squadra da "rubare" – Agli applausi a Marc Wilmots, che da Dubai è andato via con il premio "miglior tecnico del 2015" sottobraccio, Antonio Conte ha fatto seguire parole dolci e complimenti sinceri: "Chi ruberei al Belgio? Più che un singolo giocatore, ruberei l'intero movimento calcistico – ha scherzato l'ex allenatore della Juventus – È dura dare un'indicazione. Hanno Lukaku e Benteke in attacco, Hazard, Witsel e Nainggolan a centrocampo, senza dimenticare Kompany dietro. Il massimo è poi in porta: oltre a Courtois non dimentichiamo il portiere del Liverpool, Mignolet, che contro di noi sembrava insuperabile". Protagonista, insieme a Wilmots e a Fabio Capello, del workshop dedicato agli allenatori organizzato dal "Dubai International Sports Conference", Conte ha poi concluso il suo intervento dopo aver previsto un futuro roseo per la squadra belga: "E' un movimento molto importante che, secondo me, può confermarsi. Sono in grandissima ascesa e possono non solo fare bene in questo Europeo ma porre basi importanti per il futuro".
