Eto’o non perdona Mourinho: “Mi definì vecchio, con me sbagliò”

Vecchio. Così José Mourinho definì Samuel Eto'o ai tempi del Chelsea. "Chissà, forse ha 32… 35 anni… chi può dirlo". Una smorfia, un sorriso appena accennato di scherno e poche parole pronunciate fuori onda pensando di non essere ripreso. Invece, la tv registrò ogni cosa e quelle frasi in libertà, con tanto di espressione eloquente del viso, misero in imbarazzo il manager portoghese. L'ex Leone del Camerun la prese male ma incassò il colpo e replicò alla sua maniera: fece gol e ironizzò sulla propria età anagrafica con un'esultanza particolare. Mimò l'andatura di una persona anziana, che ha difficoltà a deambulare, e s'appoggiò alla bandierina del calcio d'angolo. Intervistato dall'emittente francese Rmc – ironia della sorte proprio nel momento peggiore dell'avventura del manager allo Stamford Bridge – l'ex Sampdoria (oggi con l'Antalyaspor in Turchia) s'è tolto un sassolino dalla scarpa e lo ha spedito/scagliato al mittente. "Con me Mourinho sbagliò", a distanza di due anni è una ferita ancora aperta.
Lui, il campione che aveva fatto spellare le mani al pubblico del Camp Nou. Lui, uno degli artefici dell'epopea nerazzurra proprio con Mou in panchina tradito da quello stesso allenatore per il quale s'era anche sacrificato in campo a fare il terzino. Che botta, ragazzi… davvero dura da mandare giù. Tant'è l'ex Chelsea mostra ancora amarezza per quell'episodio che non ha mai dimenticato. "Quella cosa fa parte del passato ma, ribadisco, non avrebbe dovuto dirlo. Adesso, però, non ci voglio più tornare su".
Domanda d'obbligo sulla stagione deludente del Chelsea: quindicesimo in campionato, terzo nel proprio girone di Champions League, eliminato ai rigori dalla Capital One Cup inglese. Peggio di così… c'è solo l'esonero. "Mourinho può ancora salvarsi e raddrizzare la stagione – ha aggiunto Eto'o -. Se resterà a Londra? Credo di sì. Non penso andrà a Parigi, al Psg". E chi può dirlo con certezza?